GROSSETO – Le continue interruzioni di energia elettrica in casa gli avevano causato la rottura di due alimentatori e di quattro basi di memoria ram del computer in tre mesi, dal 20 ottobre 2014 al gennaio 2015. Così un cittadino grossetano si è rivolto a Confconsumatori per chiedere il risarcimento danni a Enel Servizio Elettrico per i disagi dovuti al guasto alla linea elettrica a servizio della propria abitazione: pur ammettendo i guasti, però, Enel Servizio Elettrico li ha considerati come eventi accidentali, non imputabili a responsabilità del distributore. L’associato a Confconsumatori si è visto così costretto ad adire l’autorità giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni, citando in giudizio non solo Enel Servizio Elettrico ma anche Enel Distribuzione, sottolineando che le continue sospensioni di energia elettrica configurano un inadempimento contrattuale a carico di Enel Servizio Elettrico (in base all’articolo 1.218 del Codice civile) e di Enel Distribuzione (secondo la delibera 198/2011 dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico), quindi responsabili in solido.
«L’utente – fanno sapere da Confconsumatori – assistito dall’avvocato Sara Serritiello del Foro di Grosseto, ha ottenuto giustizia: il giudice di pace di Grosseto, infatti, con la sentenza 386/2016 ha dichiarato che i numerosi sbalzi di tensione e le molteplici interruzioni di somministrazione di energia elettrica, in quanto attribuibili a disfunzioni dell’impianto, comportano la solidale responsabilità della società venditrice perché attinenti al puntuale e preciso adempimento della prestazione. Le irregolarità di somministrazione comportano notoriamente danni ad apparecchi di consumo, a causa delle anomalie di flusso che ne possono bruciare i circuiti». A favore dell’utente è stato disposto un risarcimento: «Il giudice di pace di Grosseto – precisano da Confconsumatori – ha condannato in solido Enel Servizio Elettrico e Enel Distribuzione al risarcimento del danno patrimoniale in favore del cittadino per la somma di 450 euro, oltre agli onorari legali».