POGGI DEL SASSO – Si è concluso ieri sera il cartellone estivo del 12° Amiata Piano Festival: dodici concerti, a cominciare da giugno, al Forum Bertarelli di Poggi del Sasso, Cinigiano. Bilancio positivo per la kermesse musicale fondata dal pianista Maurizio Baglini e sostenuta dalla Fondazione Bertarelli, che ha registrato un notevole incremento di pubblico rispetto alle scorse edizioni. Merito dell’originalità della programmazione, che mescola classica e jazz, grandi ospiti internazionali (quest’anno, tra gli altri: Paolo Fresu, Gianluca Cascioli, Quartetto della Scala, Orchestra da Camera di Mantova) e giovani promesse, celebri capolavori del repertorio e pagine di rara esecuzione.
Al successo del festival ha contribuito anche quest’anno l’atmosfera piacevole e conviviale che si respira ai concerti, dove al pubblico viene offerta una degustazione dei vini della Cantina Collemassari, da assaporare mentre la vista si perde tra le dolci distese di vigneti e olivi che circondano il Forum Bertarelli.
Ieri sera il pubblico ha premiato con sold-out e applausi calorosi un programma raffinato quanto inconsueto: musiche di Ligeti, Bartók e Stravinsky (L’Histoire du Soldat) interpretate da Denis Simandy, Gautier Dooghe, Jean-Luc Votano, Maurizio Baglini, con gli attori Elisabeth Duda e Francis Perrin.
Entusiasmo alle stelle anche giovedì, all’inaugurazione del “Dionisus”, con il debutto al festival dell’Orchestra da Camera di Mantova diretta da Corrado Rovaris in un’elettrizzante interpretazione della Sinfonia n. 7 di Beethoven e dei Concerti op. 129 e op. 54 di Schumann. Superba la performance dei solisti: la violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini.
Sorprendente e applauditissimo il récital di venerdì di Gianluca Cascioli. Il pianista torinese ha interpretato da par suo la Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven e, in anteprima, alcuni brani di “900”, il suo nuovo progetto discografico per l’etichetta Deutsche Grammophon.
Sabato è stato il turno dei cinque giovani talenti selezionati per il format Amiata Music Master. La violoncellista Silvia Chiesa, artista residente del festival, li ha preparati per l’impegnativa esecuzione di due Sestetti per archi di Brahms. Risultato: standing ovation per i cinque brillanti esordienti – Lena Yokoyama, Veronica Giannotti, Daniele Valabrega, Maddalena Adamoli e Andrea Nocerino. – e per Silvia Chiesa, a cui si deve la riuscita dell’ambizioso progetto.
L’Amiata Piano Festival ritornerà il 10 dicembre per il Concerto di Natale, con tre grandi soliste italiane: la violinista Francesca Dego, la violoncellista Silvia Chiesa e la pianista Mariangela Vacatello: i posti sono già esauriti, ma sono aperte le liste d’attesa; per maggiori informazioni: tickets@amiatapianofestival.com – Tel.: + 39 339 4420336.
“Sono felice dell’esito di questa edizione – commenta il direttore artistico Maurizio Baglini – “che sostiene il mio intento di far dialogare generi, linguaggi, stili interpretativi anche molto distanti tra loro. Con il pubblico del festival negli anni si è consolidato un rapporto di fiducia e questo mi ha permesso di osare anche programmi considerati di nicchia che invece sono stati accolti prima con curiosità e poi con grande entusiasmo. Questo è il successo più importante perché ci permette di crescere, nei numeri, ma soprattutto nella qualità”.