GROSSETO – «L’apertura della sede provinciale di Forza Nuova nella democratica città di Grosseto pone all’Anpi locale la responsabilità di una sottolineatura politica dell’attuale crescente attivismo delle organizzazioni di ispirazione fascista e al tempo stesso l’urgenza di una riflessione pubblica sul senso delle dinamiche della nuova destra, sui loro presupposti, sui loro obiettivi».
Inizia così la nota con cui l’Associazione nazionale partigiani d’Italia della provincia di Grosseto che critica l’apertura in città della sede provinciale di Forza Nuova, la formazione politica che anche alle ultime amministrative in città aveva presentato la lista a sostegno della candidatura di Federico Trotta.
«La trasformazione del quadro politico, che ha attraversato negli ultimi anni l’orizzonte mondiale, ha determinato ovunque nuovi equilibri travolgendo schieramenti storici e promuovendo spesso la confusione dei valori e la sottovalutazione degli ideali. In Italia l’esperienza del berlusconismo ha accelerato e potenziato il livellamento al ribasso del dibattito culturale e il conseguente discredito dei partiti politici, aprendo vie assai invitanti a movimenti trasversali nascenti su tematiche del momento e destinati a morire al declino di queste, ma offrendo anche varchi inquietanti a aggregazioni sedicenti apartitiche, in realtà accortamente orchestrate con l’obiettivo di preparare il campo a scelte sbrigative di superamento delle istituzioni democratiche».
«È il vecchio nuovo volto della destra, che si presenta ai giovani con le soluzioni in tasca e con il pugno forte, come recitano i tanti volantini con cui si presenta ai cancelli delle scuole per creare nemici inesistenti o per inventarsi capri espiatori (in primo luogo i migranti o i rifugiati), su cui riversare la rabbia della povertà dilagante, della mancanza di lavoro, di una forbice sociale sempre più dilatata».
«L’Anpi provinciale vede pertanto la crescita di Forza Nuova a Grosseto come l’ennesima proposta illusoria offerta alla comunità di dare risposte ai problemi del momento che sono gravi e tanti, ma che come tali avrebbero bisogno di cure ben più attente e ponderate. Ai giovani l’Anpi ricorda che nessun manganello ha mai risolto povertà e disparità sociali. A tutti i grossetani preannuncia un’iniziativa pubblica di studio e riflessione sulla nuova destra, europea, di cui gli accenni locali, lungi dal distinguersi per originalità e efficacia, non sono che modeste propaggini. Sono questi gli impegni con cui l’Anpi intende svolgere il suo ruolo di memoria attiva della Resistenza e di difesa propositiva della Costituzione repubblicana».
ANPI provinciale, Grosseto