CAPALBIO – “50 profughi a Capalbio equivalgono a un profugo ogni 100 abitanti. Il Comune non può fare le barricate per un numero così esiguo di richiedenti asilo, persone che scappano da fame, guerra e miseria. Il sindaco deve assumersi le proprie responsabilità, come hanno fatto decine e decine di Comuni toscani di fronte a questa emergenza. Il Partito Democratico ormai non ha più niente né di democratico né di sinistra e adesso chiude le porte perfino a 50 richiedenti asilo. Noi di Sinistra Italiana, per agevolare l’accoglienza, ci rendiamo disponibili a tenere volontariamente per i profughi lezioni di italiano, laboratori culturali, assistenza medica”.
E’ il commento degli esponenti di Sinistra Italiana Marisa Nicchi (deputata) e Marco Sabatini (coordinatore grossetano) di fronte alla posizione del sindaco Luigi Bellumori sulla questione dell’arrivo di 50 profughi a Capalbio.
Secondo Nicchi e Sabatini, “invece di farsi cogliere da ansie e isterismi, l’amministrazione di Capalbio ha il dovere dell’accoglienza e quello di tradurre l’arrivo ei profughi in una risorsa piuttosto che in una minaccia. Le opportunità ci sono, ma il sindaco Pd sembra proprio non vederle”.
Infine i tre esponenti di Sinistra Italiana dicono: “La storia di Capalbio è fatta di migrazioni e quella storia non può essere cancellata. Le esternazioni del sindaco hanno fatto emergere tutte le contraddizioni di un Partito, quello Democratico, il cui percorso sembra giunto all’ultima spiaggia”.