SCARLINO – «Piste ciclabili, rifacimento dei manti stradali, ricostruzione di parte del cimitero comunale e realizzazione di opere per la viabilità della circonvallazione del Puntone. Tutti interventi annunciati e contenuti nel programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016 da parte dell’amministrazione del Comune di Scarlino, ma che in realtà, nei fatti non sono mai avvenuti». A intervenire è Monica Faenzi per il “Coraggio di cambiare”.
«No, non siamo nell’immaginaria Isola-che-non-c’è di Peter Pan, ma a Scarlino, dove dei progetti presentati dal sindaco Marcello Stella, in merito al rilancio delle infrastrutture e delle opere pubbliche, in realtà anno dopo anno è rimasto poco o niente». Proseguono in una nota i consiglieri della lista civica d’opposizione Monica Faenzi, insieme a Giacomo Magagnini, Francesca Travison ed Enrico Pastorelli che denunciano come «rispetto al piano triennale precedente mai realizzato, per il successivo del 2017-2019, non è rimasto pressoché nulla, se non la previsione per la costruzione del marciapiede per un importo di 100 mila euro!»
«Anche in tema di rilancio dell’edilizia pubblica e d’interventi infrastrutturali, quest’amministrazione si sta confermando un vero fallimento – sostengono i consiglieri -. Dopo gli annunci ad effetto in campagna elettorale, ed i proclami seguiti subito dopo l’insediamento della giunta, assistiamo inesorabilmente ad uno sfacelo sempre più evidente. La realtà oggi è sotto gli occhi di tutti: lo stato di degrado e di abbandono in cui versa Scarlino, denota l’inefficienza di un’amministrazione comunale sempre più allo sbando! Dal trasporto, al decoro urbano, alla mobilità, alla sicurezza, la comunità scarlinese, concludono dal gruppo consiliare “il coraggio di cambiare”, merita certamente di vivere in condizioni migliori e soprattutto non essere continuamente presa in giro dalle dichiarazioni e promesse fatte da un’amministrazione, che giorno dopo giorno continua a produrre danni, rilevandosi palesemente inefficace nella sua azione di governo del territorio».