GROSSETO – «Prima di ogni cosa, vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alla famiglia Teresini, proprietaria del Vivaio Principina, e, dire loro, che faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità, per il rilancio della loro attività». Inizia così il commento di Roberto Ghini, rappresentante del Mat di Grosseto.
«Entrando nel merito del dibattito Amministrazione comunale e alcune forze politiche di maggioranza, vogliamo esprimere quanto segue: ha ragione il sindaco ad adoperarsi in ogni modo a difesa e alla tutela del ” proprio” territorio, di chi lo abita e ci lavora, ma altrettanta ragione, a nostro avviso, hanno quelle forze politiche che, rivendicano il rispetto di regole e dei propri principi, mettono in guardia da eventuali ” trappole” messe in ” campo” a ” sommo studio”, da chi la pensa diversamente, cercando di creare più contrasti possibili; ci riferiamo al fatto che, accettando di “di buon grado” il contributo di certi richiedenti asilo politico, quando ci fa “comodo” ( creando così un precedente ) non potremo poi ” scacciarli” da quei luoghi, a cuor leggero, dove non ci piacciono: vedi parcheggi, vedi spiagge».
«Va ricordato, poi, ad alcune Cooperative, che nascono e si alimentano, con questo grande affare che oggi è diventata l’immigrazione , che, in Italia ci sono circa 8 milioni di italiani che vivono sotto il livello di povertà ( circa meno di euro 500 al mese) mentre nelle casse delle cooperative per ogni migrante, entrano circa 1000 euro al mese, e, noi diciamo che, per 1000 euro al mese troveremmo milioni di cittadini italiani, disposti a fare un po di pulizia in luoghi bisognosi».