GROSSETO – «Quel che sta accadendo in questi processi di riordino fatti con la “calcolatrice” è inaccettabile. Ci vediamo un chiaro disegno di smobilitazione del pubblico a cui ci opporremo con tutti i mezzi. Oggi siamo in piazza per gridare la nostra rabbia e la nostra determinazione» così Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica nel documento che è stato consegnato oggi nelle mani del prefetto Anna Maria Manzone, da un presidio che si è riunito sotto la Prefettura.
«Denunciamo duramente le politiche del Governo, che si ostina a mantenere e che porteranno allo smantellamento di un sistema pubblico efficace, efficiente ed economico. Tra l’altro – proseguono i sindacati – ci saranno conseguenze gravissime anche per il personale precario, che non potrà essere rinnovato. Le Province, strozzate dal Governo, difficilmente riusciranno a chiudere i bilanci preventivi, con conseguenze sui servizi ai cittadini».
«Di contro non ci sono garanzie di rioccupazione per il personale delle Camere di commercio, con la prospettiva della messa in mobilità per due anni e il successivo licenziamento in caso di mancata ricollocazione». Concludono i sindacati che precisano «La mobilitazione non si ferma».