GROSSETO – Dopo il via libera alla mozione sull’affissione del crocifisso in sala consiliare, è Elisabetta Ripani, capogruppo di Forza Italia, che insieme al resto della maggioranza ha firmato il documento, a ribadire i motivi di questa scelta.
«Dopo duemila anni, Gesù Cristo in Croce è tutt’oggi al centro di polemiche e argomento che scuote le coscienze, fuori e dentro il Consiglio. “Provocazione”, “ossessione identitaria”, “strumentalizzazione”, sono solo alcuni dei concetti che hanno animato il dibattito tra i consiglieri».
«Mi pongo allora una domanda: se a situazione inversa, ci fossimo trovati a votare una mozione circa la “rimozione” del Crocifisso già appeso ai muri del Comune, la discussione politica sarebbe stata altrettanto strumentale? L’oggetto sarebbe stato parimenti inappropriato a tale discussione? Ed in tal caso, chi avrebbe offeso o mancato di rispetto a chi?»
«Pare che l’essere cristiani e attaccati alla nostra storia di popolo italiano dia veramente troppo fastidio e debba essere confinato unicamente alla dimensione interiore di ciascuno di noi».
«Poco importa che il Crocifisso sia riconosciuto come simbolo identitario del nostro patrimonio storico, elemento costitutivo della civiltà europea, simbolo portatore di valori laici che non contrasta con la libertà religiosa ed i diritti umani e che non esista in Italia una legge che ne impedisca l’affissione nei luoghi pubblici. C’è sempre stato, ma in nome di una tolleranza esasperata e snaturata oggi pare che la sua presenza sia improvvisamente dannosa e discriminatoria».
«Gli scenari internazionali del preciso momento storico che stiamo vivendo richiederebbero la massima unità del popolo italiano, che dovrebbe stringersi a coorte attorno ai suoi valori ed alla sua storia, per non diventare terra di nessuno».
«Non lamentiamoci se siamo tutti fratelli d’Italia solo quando gioca la nazionale di calcio, perché tutti i valori di questa nostra bella Italia li stiamo calpestando e annientando giorno dopo giorno».
«Siamo il prodotto di una storia millenaria con radici cristiane. Abbiamo un’identità da difendere con ogni forma e mezzo possibili. Diamo a Cristo il significato che Gli appartiene e lasciamolo riposare sulla Croce una volta per tutte».