GROSSETO – La deflazione ha effetti devastanti nelle campagne dove le quotazioni rispetto allo scorso anno sono crollate dal 42% per il grano duro al – 24% per il latte ma anche del 30% per l’olio di oliva e del 15% per le uova.
“Se mediamente sullo scaffale i prezzi degli alimentari e delle bevande per i consumatori sono addirittura aumentati dello 0,2%, nelle campagne – sottolinea Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli insostenibili. Le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole hanno provocato il crollo dei prezzi del grano su livelli di 30 anni fa e mettono a rischio il futuro della coltivazione in Maremma e in tutta Italia”. Oggi gli agricoltori devono vendere 5 chili di grano per permettersi un caffè ma ne servono ben 15 chili per acquistare una pagnotta di pane da un chilo con un ricarico del 1450%. Una situazione che ha aggravato le difficoltà delle stalle italiane che stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del crollo dei prezzi che non copre più neanche i costi per l’alimentazione del bestiame. “A rischio è il futuro di prodotti simbolo del Made in Italy ma anche un sistema produttivo sostenibile che – conclude Renna – garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione”.