GROSSETO – In seguito ad un decreto regionale è stata stipulata una convenzione tra la Regione Toscana e l’associazione SOS Animali onlus, per le attività di recupero, soccorso e cura della fauna selvatica autoctona in difficoltà e/o coinvolta in incidenti stradali nei comprensori provinciali di Arezzo, Siena e Grosseto. Le attività sono coordinate attraverso un centralino operativo, già attivo 24 ore su 24.
Il numero telefonico per Siena e Arezzo è 3311285509. Il numero telefonico per Grosseto è 3371189339, gestito da dipendenti della Regione Toscana a titolo di volontariato. L’associazione raccomanda ai cittadini: «prima di raccogliere un animale selvatico, che sia esso un piccolo o un adulto, attendete qualche minuto, restate ad osservare e controllate la situazione, così da poter verificare che ci sia realmente un pericolo o che l’animale sia veramente in difficoltà».
«Attenti al fenomeno del finto abbandono: Capita molto spesso per i piccoli di uccello o “pullus” (assioli, civette, passerotti, merli…), gran parte di loro abbandona spontaneamente il nido quando ancora non vola perfettamente, ma i genitori continuano ad accudirlo. Nei primi giorni dopo l’involo, i giovani pullus saltellano sul terreno seguendo i genitori che continuano ad imbeccarli e ad insegnare loro le regole per la sopravvivenza in natura. Per mantenere il contatto con la femmina, gli uccellini emettono pigolii che possono essere interpretati come una richiesta di aiuto, ma non è così».
«La stessa cosa vale per i cuccioli di capriolo, daino e lepre – proseguono i volontari di Sos animali onlus -, i cuccioli vengono solitamente rinvenuti tra l’erba dei campi o al margine dei boschi, trascorrono le prime settimane di vita al riparo dai predatori, raggiunti più volte al giorno dalla femmina per l’allattamento. La presenza dell’uomo induce la femmina ad allontanarsi dai piccoli, così che, chi si imbatte accidentalmente in uno di loro, crede che sia stato abbandonato e si premura di raccoglierlo per “salvarlo”. Questi cuccioli non vanno assolutamente toccati o raccolti: appena ci si allontanerà la madre tornerà ad accudirli».
Qualora ci si venga a trovare in tali situazioni il comportamento più corretto da tenere è: osservare la situazione, astenersi dal raccoglierli e cercare di lasciarli nel luogo in cui si trovano. Prenderli significa toglierli dalle cure dei genitori. Attenzione quindi: la prima regola del soccorso della fauna in difficoltà è la constatazione dell’effettivo pericolo dell’animale.