GROSSETO – Crollano i prezzi nelle campagne anche in Maremma, dal -26% per il grano duro al fino al – 16% per il latte su valori che non coprono i costi di produzione e spingono alla chiusura delle aziende agricole e delle stalle. E’ quanto emerge da una prima analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a giugno, sulla base delle rilevazioni Ismea alla produzione agricola.
Se nel carrello della spesa per i consumatori i prezzi degli alimentari e delle bevande per i consumatori sono addirittura aumentati dello 0,2%, nelle campagne – sottolinea il direttore della Coldiretti di Grosseto Andrea Renna – la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli insostenibili. Le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole – precisa Renna – hanno provocato il crollo dei prezzi del grano su livelli di 30 anni fa e mettono a rischio il futuro della coltivazione in una delle zone come la Maremma che per tradizioni e qualità da sempre ha connotazioni significative a livello nazionale.
Ma a pesare – continua Renna – sono anche gli effetti dell’embargo russo che ha azzerato completamente le esportazioni di ortofrutta, formaggi, carni e salumi Made in Italy e che ha anche provocato una devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi decine di migliaia di aziende agricole. Una situazione che – Conclude Renna – ha aggravato le difficoltà delle stalle italiane che stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del crollo dei prezzi che non copre piu’ neanche i costi per l’alimentazione del bestiame. A rischio è il futuro di prodotti simbolo del Made in Maremma ma anche un sistema produttivo sostenibile che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione.