GROSSETO – Si chiama Ethicjobs e il suo obiettivo è elevare la qualità del lavoro dipendente in Italia aumentando, allo stesso tempo, la consapevolezza e la responsabilità del mercato. Quella di cui stiamo parlando è una piattaforma web che darà visibilità e certificherà le aziende che offriranno i migliori standard di qualità lavorativa. Il tutto con un processo dal basso, dove i dipendenti potranno certificare le proprie condizioni lavorative con votazioni anonime e controllate, realizzate in modo da salvaguardare il personale e evitare danni alle imprese.
A crearla sono stati tre giovani, tra cui un maremmano, Luca Carrai, 27 anni, insieme a Gloria Perosin, 25 anni, scrittrice di Venezia e Antonio Sapone, 23 anni, esperto di web marketing di Nicotera.
Ethicjobs vuole rendere trasparente la qualità della filiera lavorativa dietro ai prodotti e servizi in commercio, eliminando una delle asimmetrie informative del mercato.«L’utente finale sarà più informato e potrà fare acquisti più etici e consapevoli, aumentando i ricavi delle imprese con i maggiori standard di qualità del lavoro – affermano gli ideatori -. L’obiettivo complementare è quello di sensibilizzare anche gli imprenditori, dimostrando che un business etico non solo è possibile, ma può essere anche profittevole sia nel breve che nel lungo periodo».
«Siamo stati accelerati dall’università Bocconi di Milano, incubati dall’associazione Figli del mondo che da 12 anni collabora con la Camera di commercio di Rimini sui temi della responsabilità sociale di impresa, vinto un finanziamento regionale, stiamo partecipando a qualunque tipo di bando – afferma Luca carrai -, ormai sono gli investitori che ci contattano e diversi imprenditori hanno già aderito al circuito Ethicjobs prima ancora che questo sia partito».
Per chi volesse sapere qualcosa in più sul progetto, questi sono i contatti: luca@ethicjobs.com e gloria@ethicjobs.com