SCARLINO – Avvisi di gara partiti in ritardo (con il bando precedente scaduto da quasi un anno), buste delle offerte tecniche aperte il 3 maggio scorso con l’aggiudicazione avvenuta soltanto il 14 giugno. Promesse d’installazione di un park service d’avanguardia e di sistemi di pagamento automatizzati. In realtà niente di tutto questo è avvenuto a Scarlino» Così, in una nota, Monica Faenzi, Francesca Travison, Giacomo Magagnini e Enrico Pastorelli, che guidano l’opposizione del gruppo “Il coraggio di cambiare”, al comune di Scarlino, denunciano una gestione disastrosa da parte dell’amministrazione comunale sui parcheggi.
«Secondo quanto previsto dal bando, infatti, i cittadini scarlinesi avrebbero potuto beneficiare di sistemi di sosta tecnologici ed efficienti – affermano i consiglieri -, quelli in cui ti registri all’ingresso e paghi all’uscita, dotati fra l’altro di cassaforte blindata, chiavi di sicurezza e sistemi anti vandalismo, con la possibilità di pagare con monete, tessere bancomat e carte di credito. Ci ritroviamo invece dal 1° di luglio – sostiene il gruppo “il coraggio di cambiare” -, con un “omino” seduto su una sedia, sotto un ombrellone e sulle ginocchia una calcolatrice, che fa scontrini fiscali! Si poteva quindi ovviare al bando, permettendo la partecipazione delle numerose aziende presenti sul territorio, probabilmente inibite dalle serrate e puntuali richieste tecnologiche?»
«L’altra domanda, puramente provocatoria è: la spasmodica tecnologia richiesta, era davvero necessaria? Oppure poteva pensarsi una gestione con personale “umano” che forse avrebbe, in parte, risolto un problema sociale che l’amministrazione comunale si trova ad affrontare ed al quale dimostra di tenere, mettendo a budget una cifra sostanziosa come 600 mila euro – chiedono i consiglieri di opposizione -? D’altronde, in altri parcheggi presenti sul territorio comunale, la gestione è brillantemente risolta da un connubio di tecnologica (sbarra) e personale umano, rispettando le strategie politiche per cui il pagamento dei parcheggi deve essere finalizzato ad un impiego e non sia meramente un obolo per usufruire del mare».
«Una situazione assurda e paradossale, se si valuta il mancato guadagno del comune per il periodo maggio-giugno (e poi la giunta comunale si lamenta che non ha soldi!), unita alla mancata possibilità di assunzione di personale autoctono. E ancora – dicono i consiglieri d’opposizione -, la ditta aggiudicatrice possedeva i requisiti necessari al momento della determina di aggiudicazione definitiva del 14 giugno scorso? Insomma – concludono Faenzi, Travison, Magagnini e Pastorelli -, la vicenda dei parcheggi si aggiunge ad una serie di continue inefficienze e di cattiva gestione, da parte di questa amministrazione comunale di Scarlino, i cui livelli di degrado e abbandono in cui si trova la cittadina sono sotto gli occhi di tutti gli scarlinesi»