GIANNUTRI – Al termine di un laborioso percorso autorizzativo il Comune di Isola del Giglio ha da poco rilasciato la concessione demaniale all’ Ente Parco per il posizionamento di alcune boe destinate all’attività di diving. E’ stata effettuata la selezione del soggetto che dovrà istallarle ed a breve inizieranno i lavori per il loro posizionamento. Probabilmente l’entrata in funzione dell’intero sistema, sullo stile di quello già collaudato per Pianosa, si attuerà nel 2017, ma come scritto dalla stessa Legambiente, dopo 20 anni, qualcosa di concreto sta iniziando a muoversi.
Sempre per la tutela del mare, anche a Giannutri, è stato istallato un avanzatissimo sistema di telecamere che copre il perimetro dell’ isola ed attraverso il quale sarà possibile monitorare ogni attività connessa. Gli effetti positivi sono facilmente intuibili e non si limitano alla sola attività di controllo, in quanto il parco si è dotato di una propria rete che copre l’intero Arcipelago Toscano, con tanto di frequenze dedicate e collegamenti con le diverse sale operative.
«Molto c’è ancora da fare – fanno sapere dal Parco dell’Arcipelago – perché la perimetrazione a mare attorno all’isola di Giannutri presenta ad oggi alcune problematiche soprattutto legate al fatto che l’isola non è interamente perimetrata da un parco marino. Davanti alle 2 cale principali: Maestra e Spalmatoio, infatti, ci sono 2 coni di mare “libero” – nel quale è possibile fare qualsiasi tipo di attività lecita, compresa la pesca industriale – a diretto contatto addirittura con le zone 1 a tutela integrale».
«A tal proposito, sempre in accordo con l’ente locale, stiamo valutando l’ ipotesi di una rivisitazione dell’area marina attorno a Giannutri, sullo stesso schema seguito per Capraia, per porre rimedio a queste problematiche e per aggiornare il sistema di protezione e fruizione secondo i mutati tempi».
Il Corpo Forestale dello Stato effettua continuamente azioni di vigilanza a mare tramite la squadra nautica che vi è dedicata e l’ Ente Parco sostiene questo tipo di attività di controllo.
La vicinanza dell’ isola alla terra ferma è un ulteriore elemento di criticità in quanto moltissime imbarcazioni di ogni tipo e misura vi arrivano con semplicità ed altissima frequenza dai vicini porti.
«Riteniamo quindi, pur condividendo le preoccupazioni espresse da Legambiente, che il Parco stia facendo quanto possibile per rispondere in modo strutturato e strutturale alle annose problematiche di Giannutri, sia a mare che per altri versi anche a terra».