GROSSETO – Una delegazione di Coldiretti Giovani Impresa Grosseto ha partecipato nei giorni scorsi, a Roma, all’incontro in occasione dell’accordo Coldiretti, Ministero del Lavoro e Google su “Crescere in digitale”, alla presenza del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo e di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro. I giovani imprenditori agricoli hanno rappresentato al ministro la rinnovata attenzione del territorio verso il settore primario.
“Anche la provincia di Grosseto – afferma Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – registra un trend positivo nella crescita dell’occupazione in agricoltura, pur dovendo fare i conti con una burocrazia non sempre amica. Per i giovani lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare una esperienza diretta in simbiosi con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità. Non è un caso che più di due giovani italiani su tre “sognano” di lavorare in campagna, partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia, ma anche negli agriturismi. Tra chi invece fa dell’agricoltura una scelta di vita la vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione”.
Nel 2016 sono aumentati del 12 per cento i ragazzi italiani under 34 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura, una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione.
“Il settore agricolo – sottolinea Renna – è caratterizzato dalla forte stagionalità delle attività e conseguentemente la stragrande maggioranza delle imprese agricole utilizza lavoratori stagionali. Per questo devono essere previsti trattamenti contributivi particolarmente agevolati per i lavoratori stagionali al fine di contenere il costo del lavoro e permettere alle loro imprese agricole di avere prezzi fortemente concorrenziali. A pesare sulle imprese agricole sono anche gli oneri burocratici che sottraggono al lavoro nei campi almeno 100 giornate l’anno per adempiere a tutti gli atti richiesti dalla Pubblica Amministrazione. Occorre impegnarsi sulla semplificazione favorendo la comunicazione all’interno della Pubblica Amministrazione mentre non sono accettabili alcuni interventi legislativi in discussione in Parlamento che vogliono introdurre l’Uniemens anche in agricoltura che, di fatto, triplica gli attuali adempimenti burocrati per le denunce contributive”.
“Con l’avvio dei bandi previsti dai piani di sviluppo rurale approvati dall’Unione Europea ci sono opportunità di insediamento nell’agricoltura italiana per almeno ventimila giovani fino al 2020”, continua Renna nel sottolineare che “abbiamo di fronte una occasione forse irripetibile per sostenere il grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana e la competitività delle imprese, ma occorre un dialogo costruttivo con la pubblica amministrazione per rendere più agevole e veloce l’accesso alle misure previste”.In provincia di Grosseto gli uffici della Coldiretti hanno inoltrato 106 richieste di primo insediamento. Idee imprenditoriali nuove e non solo ricambi generazionali. Nelle singole sezioni i giovani partecipano e con volontà seguono i progetti dell’organizzazione nel solco di una giusta traiettoria di crescita e condivisione.