GROSSETO – Nella splendida cornice di Villa Bellaria, nel cuore del borgo maremmano di Campagnatico, si è svolta nella serata del 5 luglio la cerimonia di passaggio del collare tra Giuseppe Vilardo, presidente dell’annata rotariana 2015/2016, e Luigi Mansi che terrà le redini del Club Grossetano per il 2016/2017.
Vilardo, non senza commozione, ha preferito evitare bilanci ricordando semplicemente le principali attività realizzate e/o proseguite sotto la sua presidenza e, come ultimo atto, ha consegnato il prestigioso riconoscimento Paul Harris Fellow ai soci Irma Fanteria e Adalberto Campagna e al prefetto Alessandro Cellini per i loro particolari meriti.
Luigi Mansi, con poche ma chiare parole, ha illustrato le linee generali del suo programma: certamente ambizioso ed innovativo ma sicuramente realistico come, perché no, lavorare per portare Grosseto a capitale della cultura. Un percorso per riqualificare la Maremma, anche sotto questo aspetto, molte volte sottovalutato.
Oltre al proseguimento delle attività già in itinere, come ad esempio il progetto “Interabile” a favore dei diversamente abili, i punti focali della presidenza di Mansi riguarderanno il fiume Ombrone, risorsa ma anche punto di criticità della nostra città, ed il 50^ anniversario della grande alluvione del ’66. Nell’ambito di questa ricorrenza verranno consegnate tre borse di studio a giovani che si cimenteranno in studi ed analisi proprio sul corso d’acqua.
L’annata rotariana sarà caratterizzata anche dal 100^ anniversario della Rotary Foundation che il presidente festeggerà ricordandone e ribadendone i principi fondamentali contenuti nello statuto, incoraggiando e promuovendo l’ideale di servizio come base di tutte le iniziative.