FIRENZE – Il Consiglio regionale torna a discutere la riforma sanitaria approvando, questa mattina, la proposta di legge sul riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario regionale.
Il testo, già votato in commissione Sanità il 28 giugno, introduce modifiche in linea con la riorganizzazione del servizio sanitario regionale avviata nel 2015, tra cui: la possibilità, qualora il Consiglio regionale non dovesse provvedere all’individuazione del componente del collegio sindacale di una Asl entro i termini di scadenza dell’organo, che vi provveda il presidente della giunta regionale; un coordinamento delle norme sulle modalità di nomina del direttore di zona e del direttore della società della salute che prevede gli elenchi anche per tali figure; l’adeguamento alla disciplina di ESTAR al nuovo modello organizzativo del sistema sanitario introdotto con la legge numero 84 del 2015; il chiarimento del trattamento contributivo del direttore generale e del direttore amministrativo allineandolo alle corrispondenti figure delle aziende sanitarie.
“Con l’approvazione di questo atto facciamo un grande passo avanti, adesso le direzioni delle aziende sanitarie saranno operative al cento per cento, senza alibi – commenta Stefano Scaramelli, presidente della commissione Sanità e politiche sociali –. Siamo vicini all’obiettivo: avevamo preso l’impegno di esaurire il percorso in commissione entro giugno e l’abbiamo rispettato; così dopo il riordino dell’assetto istituzionale, entro l’anno, discuteremo le norme che presenterà la giunta regionale sulla riorganizzazione delle zone distretto e degli organi collegiali, dando concretezza ad una riforma attesa da quindici anni. Entro l’anno ci impegniamo anche ad elaborare un testo unico sulla sanità che riassuma e tenga insieme i tre pilastri della riforma. La politica ha fatto la politica, come sempre continueremo a lavorare per dare risposte migliori e soddisfare i bisogni dei nostri cittadini”.
Approvata anche la proposta di risoluzione della terza commissione in merito alla revisione degli ambiti territoriali delle zone distretto che, come prevede la legge, dovranno entrare in vigore a partire dal 1 gennaio 2017.
“La sanità toscana è un patrimonio comune di qualità e servizi di cui andare fieri – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –, un sistema che dal punto di vista della sicurezza e dei valori non è secondo a nessuno, ma anzi più volte riconosciuto e certificato come eccellente. Nella discussione di questa mattina siamo tornarti a sottolineare come la riforma sia pensata per migliorare ancora questo sistema guardando al domani e mettendo in campo gli strumenti necessari per consegnare i futuri cittadini toscani una buona sanità, per questo, è importante ricordarlo, abbiamo previsto il monitoraggio continuo affinché sia possibile intervenire tempestivamente introducendo le variazioni necessarie.
Con l’approvazione di questa proposta di legge ci prendiamo ancora una volta la responsabilità di scegliere, di governare e diamo ulteriore sostanza ad una riforma fondamentale per la Toscana. Nei prossimi mesi porteremo in Consiglio la norma che disegna il nuovo assetto delle zone distretto, che sarà frutto del confronto con le comunità che ne sceglieranno anche la modalità di gestione”.