GAVORRANO – Dopo l’approvazione finale in parlamento della riforma della Costituzione, è stato costituito a Gavorrano il comitato “Gavorrano per il Sì” con l’obiettivo di partecipare alla raccolta firme per indire il referendum confermativo e organizzare la successiva campagna di informazione; nei giorni scorsi è iniziata la raccolta firme tra i cittadini nelle varie frazioni del comune, ed in pochi giorni sono state raccolte oltre 300.
«L’iniziativa dei banchetti è stata una prima occasione per stare tra i nostri concittadini, raccogliere i loro dubbi e domande, fornire loro risposte e informazioni: il nostro compito sarà quello di continuare nei prossimi mesi ad organizzare iniziative, dibattiti e occasioni di confronto nel merito della riforma – spiegano dal comitato -. Siamo convinti che il modo migliore per difendere, garantire e promuovere la nostra costituzione sia quello di aggiornarla e adeguarla ai tempi che viviamo oggi, senza intaccare la prima parte con i diritti e i doveri fondamentali, lasciando inalterata la forma di governo, ma intervenendo sulla seconda parte con l’obiettivo di renderla più adeguata alla sfide che attendono il nostro paese nei prossimi anni che richiedono uno stato sempre più solido, veloce ed efficiente».
«Questa riforma è frutto di 2 anni di dibattito e votazioni parlamentari, ma gli obiettivi che si prefigge di raggiungere sono stati oggetto di tentativi e dibattiti nel paese da oltre 30 anni; non vi è stata campagna elettorale negli ultimi anni in cui ogni partito prometteva la riduzione dei costi della politica, l’abolizione del bicameralismo perfetto, una maggiore efficienza e meno conflitti tra stato e regioni, uno stato più veloce nelle decisioni e più stabile politicamente memori dei 63 governi che abbiamo visto in 68 anni di Repubblica: al prossimo referendum basta un sì affinché tutto questo diventi realtà. Dobbiamo essere consapevoli della portata storica di questa riforma e dello spartiacque che questo referendum sarà per il nostro paese: il rischio è quello di riportare il nostro paese nell’ingovernabilità e ritrovarci per altri 30 anni a fare convegni e discussioni su come ammodernare le nostre istituzioni, certificando agli occhi del mondo la definitiva irriformabilità del nostro paese con tutto ciò che ne consegue – concludono -. Noi vogliamo scongiurare questi scenari e far diventare realtà le promesse di una vita, per questo diciamo: Sì».