MANCIANO – Migrazione e integrazione al centro della scuola a Manciano. I bambini di quinta elementare e di prima media dell’istituto comprensivo Aldi di Manciano e i ragazzi di primo e secondo Iti e liceo scientifico Zuccarelli hanno lavorato su questi temi di grande attualità, seguendo un progetto di Medici Senza Frontiere, denominato “Le migrazioni nello spazio e nel tempo”.
«I ragazzi delle scuole medie ed elementari, per il progetto Continuità – spiega il professor Armando Ciani – che mira a far incontrare e collaborare gli alunni di contigui gradi di istruzione (materne con elementari ed elementari con medie) hanno lavorato su questo progetto e hanno cercato di adattarlo alla nostra realtà. Quaranta ragazzi (16 della prima media e 24 della quinta elementare sono stati divisi in 8 gruppi, ad ognuno dei quali è stato assegnato un lavoro di ricerca sui temi delle migrazioni. I lavori, oltre a fornire competenze specifiche per le materie di matematica, storia, geografia – continua – ha permesso ai ragazzi di sviluppare competenze di cittadinanza come previsto dalle normative scolastiche e soprattutto ha dato la consapevolezza che per esaminare un fatto non bisogna basarsi sui luoghi comuni ma indagare e approfondire».
Tra le attività svolte e le questioni approfondite, gli studenti hanno esaminato le migrazioni degli animali, fenomeno che coinvolge gran parte delle specie viventi, le migrazioni nella storia antica, l’emigrazione italiana nei due secoli passati. I ragazzi hanno intervistato migranti mancianesi (tre persone di Manciano che sono o sono state a vivere e lavorare all’estero. È stata fatta un’indagine su genitori e nonni dei 40 ragazzi per sapere chi siamo e da dove veniamo. I ragazzi hanno studiato i flussi migratori nel mondo, quali sono i flussi più importanti, la storia degli immigrati in Italia, l’immigrazione a Manciano e hanno fatto un’intervista ai migranti a Manciano.
Per concludere, gli studenti hanno realizzato una auto intervista “Dove saremo tra 15 anni? E “Dove vorremmo vivere da grandi?”. «Le presentazioni – conclude il professor Ciani – sono state fatte soprattutto attraverso audiovisivi, sia provenienti da internet, sia di produzione dei ragazzi e in molti dei lavori sono stati utilizzati strumenti statistici di raccolta, organizzazione dati e relativa produzione di grafici statistici. Ringraziamo l’ufficio demografico del Comune di Manciano, la biblioteca comunale e soprattutto agli intervistati, sia i mancianesi che gli stranieri».