GROSSETO – Il Rapporto Agromafie predisposto annualmente da Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, Coldiretti, Eurispes, Centro studi e di ricerche sociali, giunto alla 4° edizione, è divenuto uno strumento conoscitivo e di riflessione insostituibile per analizzare i fenomeni di illegalità e di criminalità che si dipanano sulle risorse agroalimentari, e per comprendere i bisogni dei cittadini e le proposte da assumere nel nostro Paese e a livello globale nella scia dello sviluppo sostenibile.
Il territorio della Regione Toscana, con la bellezza del suo paesaggio e delle sue foreste, e con l’eccellenza delle sue produzioni agroalimentari, può rappresentare un modello di sviluppo sostenibile arricchito dai valori della legalità e della solidarietà che da sempre caratterizzano le comunità toscane. Olio, vino, carne, pane, prodotti ittici, ortofrutta, birra, pasta, salumi e formaggi, miele, patate: nessun agroalimento italiano è immune dal rischio di venire contraffatto nell’ambito di fenomeni criminali che sempre più spesso assumono connotati associativi, come hanno posto in evidenza le indagini eseguite dalle Forze di Polizia e dalla Magistratura.
In particolare, sono stati 4.950 i controlli eseguiti dai reparti del Corpo forestale dello Stato su base nazionale nei primi otto mesi del 2015, di cui 1.172 nel comparto etichettatura e tracciabilità, 1.154 quelli agroalimentari e forestali di varia natura, 878 sui marchi DOP e IGP, 573 nell’area vitivinicola e 73 nel settore lattiero-caseario. Le indagini condotte hanno portato ad elevare 864 sanzioni amministrative per un importo notificato di 1.526.565,96 € e 577 quintali di merce sequestrata.
Particolarmente brillanti i risultati conseguiti in Toscana: 619 controlli (13% del totale nazionale), 125 sanzioni amministrative (15%) e 425 quintali di merce sequestrata (74%). Da segnalare le numerose indagini eseguite dal Comando Provinciale di Grosseto sulle carni d’agnello e sulle carni bovine, l’attività svolta a Siena su olio falso e latticini freschi privi di documentazione, e le operazioni svolte a Firenze sui prodotti ortofrutticoli di origine estera ma commercializzati come italiani, e sulle bevande ottenute da sorgo riso e piselli ma spacciate come vino e grappa.
Il Corpo forestale dello Stato si conferma organismo fondamentale del sistema di controllo che assicura la sicurezza agroalimentare, con un occhio di particolare riguardo per i prodotti certificati.