FIRENZE – Interventi immediati a salvaguardia della Laguna di Orbetello e un piano di sicurezza per migliorare la capacità di risposta in caso di emergenza ambientale.
Sono queste le azioni decise dalla giunta regionale che, su proposta dell’assessore all’ambiente Federica Fratoni, ha approvato la prima stesura del Piano di sicurezza ambientale e del Protocollo operativo per il pompaggio delle acque in laguna, a seguito del subentro della Regione Toscana al Comune di Orbetello quale soggetto attuatore dell’Accordo per la gestione integrata del sistema lagunare. L’accordo, che è stato rinnovato fra le parti lo scorso 26 maggio, è valido fino al 31 dicembre 2016.
“Con il piano – spiega Fratoni – vengono definiti un sistema di monitoraggio costante e individuate strategie e procedure operative in caso di crisi. Nell’incontro dei giorni scorsi con il nuovo sindaco, Andrea Casamenti, abbiamo rinnovato la disponibilità della Regione affinché il Comune di Orbetello torni ad assumere un ruolo di primo piano nella gestione della Laguna dal 1 gennaio 2017. L’ obiettivo – conclude – è arrivare in tempi rapidi ad una soluzione definiva di governance, che consenta una volta per tutte di uscire dalla fase emergenziale, e individuare specifici interventi, infrastrutturali e di carattere gestionale per garantire la sostenibilità ambientale”.
Il Piano di sicurezza ambientale
Il Piano, previsto dalle misure di salvaguardia per la gestione del Sic-Zps (Sito importanza Comunitaria-Zona di protezione speciale) Laguna di Orbetello, in coerenza con le norme europee e nazionali, è finalizzato a migliorare le capacità operative in caso di emergenza, al fine di garantire il proseguimento delle attività socio–economiche, da un lato, e la tutela ambientale, dall’altro. Partendo da un’analisi critica degli eventi passati, il piano individua soglie di attenzione e soglie di allarme e definisce l’intervento di specifiche strutture di valutazione e coordinamento.
Un presidio tecnico ristretto ha il compito di monitorare costantemente lo stato di salute della laguna. In caso di superamento dei parametri di riferimento viene convocato un presidio tecnico allargato, con il compito di valutare le condizioni e le possibili misure di contrasto. L’autorità istituzionale – Regione e Comune – adotta le misure straordinarie necessarie, tiene i rapporti con i soggetti pubblici e privati e si occupa delle attività di informazione alla popolazione.
Uno strumento reso disponibile dal piano per facilitare la visione d’ insieme dello stato di salute della Laguna è il Web Gis che permette la visualizzazione delle informazioni georeferenziate.
Il protocollo operativo sulle modalità di pompaggio della Laguna
Il protocollo, in accordo con il WWF, soggetto gestore della riserva statale all’interno della Laguna, individua le modalità di pompaggio delle acque in condizioni di ordinarietà ed eccezionalità.
Il pompaggio, in via generale, viene anticipato al periodo precedente alla nidificazione (che va dal 1 marzo al 1 luglio, intervallo di tempo in cui è necessario limitare la variazione del livello delle acque per non creare danni all’ ecosistema), salvo il verificarsi di condizioni di eccezionalità con il superamento delle soglie di attenzione/allarme.
Gli interventi immediati
Fra le azioni da assumere nell’immediato sono state previste: il potenziamento dei mezzi nautici che operano per la manutenzione dei sedimenti e la raccolta delle alghe; il noleggio, in caso di emergenza, di un sistema di ossigenazione da installare in particolari aree per una distribuzione uniforme dell’ossigeno; il ripristino di una pompa oggi non funzionante nel Canale di Fibbia.