GIUNCARICO – Rocca di Frassinello è sempre di più casa della cultura. Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, la cantina, divenuta famosa perché pensata e progettata da Renzo Piano, prosegue nel percorso di valorizzazione del territorio e in particolare della necropoli etrusca di San Germano. Quest’anno con una sorprendente novità perché insieme alla mostra evento dedicata al “Vino e al lusso degli Etruschi” (visitabile già da oggi pomeriggio) Rocca di Frassinello ha recuperato altre cinque tombe conosciute con la collaborazione della soprintendenza più una che è stata scoperta durante questa operazione di valorizzazione.
In totale le tombe recuperate e visibili all’interno del percorso di visita della necropoli di San Germano sono otto più una: otto tombe principali e tumulo e una più piccola a fossa.
La mostra – Ma le sorprese per questa seconda esperienza culturale che lega Rocca di Frassinello agli etruschi sul tema del vino e del simposio non finiscono con la necropoli. Nella mostra allestita nei locali della cantina infatti è possibile osservare un pezzo unico al mondo, ritrovato proprio all’interno delle tombe etrusche di San Germano.
Si tratta di un calice da vino, un kyathos, con un’impugnatura laterale che consentiva di poter prendere la bevanda dal kantharos (il contenitore più grande) senza bisogno di un mestolo. La particolarità che rende unico questo pezzo è che nella parte inferiore, nel piede del “vaso”, è presente un’iscrizione naturalmente in lingua etrusca nella quale si legge che è stato donato.
La mostra sarà inaugurata oggi pomeriggio alle 16 alla presenza delle autorità. In esposizione oltre al kyathos una serie di importanti reperti a raccontare, da un lato, la cura e l’attenzione degli Etruschi per il corpo e la bellezza femminile, dall’altra, come la vite ed il vino facessero parte di questa cultura e di questo territorio già oltre 2.500 anni fa.
L’allestimento dell’esposizione è stata curata dall’architetto Italo Rota autore, fra le altre realizzazioni, del Museo del ‘900 di Milano, del Museo d’Orsay di Parigi, dei padiglioni del vino e del Kuwait all’Expo di Milano. Sara’ possibile degustare il vino come lo bevevano gli Etruschi, conciato con pepe nero, petali di rosa, miele e formaggio.