FOLLONICA – Ha provato ad aprire le scatolette di cibo con le unghie e con i denti, poi il cibo è terminato, ha rinunciato a combattere e acciambellato nella lettiera lasciandosi morire di stenti. Il gatto è stato ritrovato così, ormai mummificato, rinchiuso nella casa che aveva condiviso con la sua padrona. La donna, 5 mesi fa, aveva lasciato l’appartamento in cui viveva con la figlia, aveva lasciato tutto, vestiti, scarpe, e, purtroppo, anche il povero gatto. Il tutto per sfuggire al proprietario dell’appartamento (una palazzina alla periferia di Follonica) e non pagare l’affitto.
A scoprire l’orrenda morte fatta dal povero animale, questa mattina, una volontaria dell’associazione animalista Eital, una veterinaria follonichese. L’animale si è lamentato a lungo, ma nessuno si è mai preoccupato di andare a controllare e cercare di capire da dove venissero quei miagolii disperati.
Sparsi per l’appartamento c’erano vestiti, effetti personali delle proprietarie, due cassette con la sabbia per l’animale e scatolette che il gatto ha aperto con i denti e con le unghie, sopravvivendo, pur quasi senz’acqua, per circa due mesi. Poi, una volta finito il cibo, è morto.
Il gatto era proprio nella sabbiera. I sassolini hanno assorbito i liquidi corporei, favorendo la mummificazione dell’animale. Due giorni fa il padrone di casa è riuscito a rientrare nell’appartamento, una volta terminata la disinfestazione in casa è entrata anche la delegata provinciale di Eital, che, oltre a stilare un verbale sull’accaduto, come richiesto anche dai Vigili urbani, ha proceduto, con la propria associazione, a denunciare le due donne, madre e figlia, una 40ina d’anni la prima e poco più di 20 la seconda. Le due donne, italiane, avevano lavorato per un periodo a Follonica poi erano fuggite lasciando vestiti ed effetti personali, oltre al povero gatto. Madre e figlia sono state denunciate per il reato di abbandono e uccisione di animali.
Se avete segnalazioni da fare che riguardano animali maltrattati Info: www.eital.it/