GROSSETO – «Riusciremo a far ripartire l’edilizia del dopo crisi». Così Antonfrancesco Vivarelli Colonna, candidato del centrodestra, che critica il suo avversario Mascagni per non aver in questi anni messo appunto i giusti provvedimenti per favorire sviluppo.
«La crisi ha sicuramente inciso in maniera significataci sul grave rallentamento che ha subito il comparto edilizio nel nostro territorio. Tuttavia, se il Comune fosse stato in grado di adottare strumenti urbanistici efficaci, oggi l’economia di quel settore non sarebbe così drammaticamente stagnante. La responsabilità esiste, quindi ed è in capo a questa Amministrazione e al presidente della commissione urbanistica: Lorenzo Mascagni».
«Dal 2006 al 2015, Grosseto ha assistito ad un calo drammatico degli oneri di urbanizzazione, passati dai quasi 8 a nemmeno 3 milioni. Il Comune ha dimostrato, in questi anni, un’assenza politica pericolosa e insensibile, utilizzando una politica muscolare sorda alle richieste degli ordini professionali».
«Appena definita e resa esecutiva la variante normativa al Regolamento urbanistico adottata due mesi fa dal Consiglio comunale – che intendiamo approvare appena possibile, garantendo tempestività, continuità amministrativa e le attese degli operatori del settore – ci metteremo immediatamente al lavoro per riesaminare gli emendamenti al Ru presentati nel 2013 unitariamente dai gruppi consiliari di Sel, 5stelle, FdI, FI, Lista Lolini e Buongoverno: emendamenti che, in gran parte, accoglievano le osservazioni degli ordini professionali e delle associazioni di categoria che il centrosinistra e Lorenzo Mascagni avevano rigettato in blocco».
«Questa azione contribuirà in maniera significativa – insieme alla semplificazione delle procedure, alla revisione profonda dello strumento perequativo, ad un monitoraggio costante del regolamento dell’impatto acustico, alla semplificazione del registro sul verde pubblico, all’eliminazione del contributo di sostenibilità – alla ripresa edilizia privilegiando davvero i recuperi, le riqualificazioni e la rigenerazione urbana. In particolare, con l’eliminazione delle Province, il Comune diventerà un interlocutore principale: per rendere economici e attraenti questi interventi servirà mano pubblica e norme diverse. Parti intere di città potranno così essere recuperate e messe a norma e sarà impossibile fare questo senza finanziamenti pubblici. Con il nostro progetto dell’Ufficio Europa, poi, avremo una struttura comunale professionalizzata interamente dedicata al reperimento di risorse da destinare alla realizzazione di interventi sia pubblici sia privati. Infine, ci impegneremo contro l’abbandono delle campagne: nel territorio aperto della piana grossetana a esclusiva funzione agricola, prevederemo, dopo un attento studio di fattibilità e di rispetto paesaggistico, la possibilità di recupero delle volumetrie in eccedenza deruralizzate».
«La ripresa ci sarà se partiranno tanti piccoli interventi e, soprattutto, se ci sarà il coraggio di fare. Noi avremo coraggio».