GROSSETO – «Un centrosinistra ridotto ai minimi termini che travisa la realtà a puro scopo elettorale è l’esempio ultimo, in ordine di tempo, del nervosismo che ormai attanaglia gli esponenti della coalizione che porta il nome di Noi per Grosseto. Singolare questo Mascagni che finge di fare il puro, parlando di un rispetto per gli elettori che il suo partito non ha mai avuto, praticando quotidianamente – esso sì – accordi e accordicchi vergognosi pur di garantire la conservazione del potere». Queste le parole di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, candidato sindaco del centrodestra dopo le polemiche che si sono alzate in queste giorni e le aperture ai pentastellati.
«La nostra è stata e resta semplicemente un’apertura reale e onesta nei confronti di una forza che ha raccolto quasi il 19 per cento dell’elettorato grossetano. Una forza che, tra l’altro, ha una distanza di poco più di 100 voti dal Partito Democratico. Al Movimento 5 Stelle, così come si fa nelle democrazie compiute, vogliamo riconoscere un ruolo di controllo, oltre che competenze specialistiche acquisite in temi specifici e un’ampia condivisione di vedute programmatiche. Infine, sarebbe quantomeno paradossale lasciare presiedere una commissione di inchiesta sulle aree Peep a quel Pd che ha le responsabilità di aver creato il problema».
«La nostra forza è autosufficiente: siamo avanti e sentiamo su di noi la responsabilità del cambiamento che i cittadini esigono. Mascagni continui pure a “camminare tra le gente”, scortato da chi lo mal consiglia, chi ha contribuito a rendere questa città la rovina che è, chi corre al capezzale morente come il povero Carotta, colui, vogliamo ricordarlo, che invocava le leggi texane in terra di Maremma e la cancellazione totale delle risorse alla cultura. Ché tutti loro tengano buona compagnia al Partito Democratico».