GROSSETO – Grida, gavettoni e abbracci fra i neo campioni biancorossi, sorridenti e quasi increduli. Ma nella festa del Grosseto non poteva mancare un’ultima rilettura alla finale e al suo percorso in questa 42esima coppa Passalacqua. La parola al mister Luciano Luzzetti, al suo quarto trofeo: «Stasera abbiamo fatto la partita dal primo all’ultimo minuto contro un Albinia tosto, che veniva dal successo dell’anno scorso. Siamo partiti col piglio giusto, tenendo sempre il pallino del gioco, peccato per le occasioni sbagliate perché avremmo potuto chiudere prima l’incontro. Siamo venuti qua dopo un’ottima annata nei nazionali e abbiamo iniziato con l’intento di far bene, non pensavamo di vincere per inesperienza ma ci tenevamo per la maglia e per la società che ci ha fatto fare questo torneo. Siamo contenti e soddisfatti, questa coppa è un grande motivo di orgoglio. Forse manca ancora un po’ di appartenenza al nuovo Grosseto, cosa normale».
Luzzetti non dimentica il difficile inizio coi due pareggi nella fase a gironi come neanche la successiva reazione della sua rosa, cui non lesina nessun merito: «Li avevo già ringraziati dopo la semifinale. Pur venendo da campionati inferiori hanno fatto benissimo, forse avevano approcciato il torneo in maniera negativa ma si sono messi in careggiata e anche la vittoria con il Gavorrano ha ridato i giusti stimoli. La coppa alla fine è tutta loro».
Tutt’altro contenuto ma stessa sincerità nelle parole di Luciano Fusini, sconfitto a testa alta alla sua seconda finale consecutiva. «Abbiamo fatto bene alcune cose – ha detto – ma forse ci è mancato un pizzico di esperienza in più. Potevamo rendere la vita più difficile al Grosseto, ma in certi momenti non c’eravamo con la testa e li abbiamo fatti giocare troppo, commettendo troppi errori e non comportandoci come una squadra. Caratterialmente potevamo fare molto di più ma va bene così, anche le sconfitte contro buoni avversari fanno crescere».
Soddisfazione anche da parte del patron del torneo Francesco Luzzetti, per una serata piacevole e corretta e soprattutto con un numeroso pubblico: «Presenza di pubblico molto positiva. Ringraziando sempre Braccagni per l’ospitalità degli anni precedenti, era prevedibile questa grande affluenza: tutti avevano voglia e bisogno di ritornare in città e ce l’hanno dimostrato tutte le sere nonostante il clima fresco. E abbiamo già buttato alcune basi per il prossimo anno; siamo una squadra perfetta, fortissima, dove ognuno è padrone del proprio ruolo».