GROSSETO – Mentre proseguono gli interventi dei Vigili del fuoco di Grosseto (alle 8 di questa mattina erano già 200 le richieste giunte alla centrale, 100 delle quali hanno già trovato risposta e 10 incorso) è iniziata in queste ore la conta dei danni. Danni che peraltro si limitano alla città di Grosseto, visto che l’acqua è caduta, con una violenza inimmaginabile, praticamente solo sulla città, sfiorando appena zone come Marina e Braccagni spesso allagate in passato.
Sono ancora molti gli scantinati pieni d’acqua (la Chiesa di San Giuseppe, come si vede dalle foto, ha le sale parrocchiali con 40 centimetri d’acqua) il centro storico è stato la zona che ha forte sofferto di più del nubifragio di ieri sera, ma anche via Emilia, via Sicilia, via Calabria, e la zona del Sacro Cuore. In via Sardegna la conta dei danni è pesantissima e molte auto sono ancora sott’acqua. In molti esercizi commerciali poi l’acqua è arrivata anche dal soffitto: negli appartamenti, per il caldo, molte famiglie avevano lasciato le finestre aperte, e le case si sono allagate: l’acqua è così filtrata anche nelle attività sottostanti. Anche alcune scuole elementari (via Sicilia ad esempio) sono allagate e quest’oggi resterà chiuso il museo di storia naturale in piazza della Palma (come anche la biblioteca Chelliana) che è stato invaso dall’acqua.
«Il sistema fognario di Grosseto è pensato per ricevere 40-45 millimetri d’acqua al secondo, ossia come su un metro quadro cascassero 45 litri d’acqua – afferma il sindaco Emilio Bonifazi – e invece siamo arrivati a picchi di 200 litri. Con una situazione del genere era impossibile fare qualsiasi cosa». Per quanto riguarda le foglie che avrebbero otturato i tombini Bonifazi sottolinea «La manutenzione è stata fatta e a terra non c’erano foglie, ma una pioggia come quella, mista a grandine, riesce a tira giù non solo le foglie ma anche i rami degli alberi».