GROSSETO – E’ stata inviata da Coldiretti Toscana al presidente della Regione, Enrico Rossi ed all’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi una nota che richiede l’attivazione di misure per evitare danni alle colture e agli allevamenti.
«E’ ormai diventato un costo di produzione insostenibile quello che sono costrette a subire le nostre aziende per i danni provocati dagli animali selvatici, cinghiali ed altri ungulati, oltre ai lupi o agli ibridi di questi ultimi. – afferma Marco Bruni, presidente di Coldiretti Grosseto – Continuano ad essere richiesti interventi e segnalati danni, ma nulla si muove. La sentenza della Consulta dello scorso aprile, riferita alla illegittimità costituzionale di una parte della legge regionale, rischia di complicare una situazione che era già in fase di stallo e che, di fatto, impediva di svolgere efficacemente il proprio compito anche agli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc)». Infatti, nella stessa nota, Coldiretti evidenzia che anche l’operatività degli Atc era già di fatto in stallo per la complessità burocratica innescata dalla Delibera della Giunta Regionale dell’11 aprile scorso.
«Con questa delibera si sono individuate procedure complicate e lunghe, quando gli interventi richiesti dalle aziende dovrebbero essere immediati, se si vuole evitare l’amplificarsi a dismisura del danno – evidenzia Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – Vi è inoltre la necessità di individuare in modo chiaro quali siano le aree coltivate in cui la fauna può essere presente rispetto a quelle in cui non può esserlo, le cosiddette aree vocate e non vocate. Noi abbiamo indicato in modo puntuale quale debba essere la cartografia da adottare, conforme a quanto prescritto dalla legge regionale n. 10 del febbraio 2016». La fauna selvatica oltre a produrre danni milionari ogni anno alle coltivazioni e a scoraggiare la presenza dell’attività agricola nelle zone montane e più difficili, sono causa di moltissimi incidenti stradali.