CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «L’esigenza di una efficiente gestione dei rifiuti è fortemente sentita dalla cittadinanza. La distanza tra gli standard previsti ed imposti dalle normative europee e i livelli attualmente raggiunti dalle amministrazioni locali è molto marcata. Tutto questo è anche il frutto della cervellotica istituzione della sovrastruttura gestionale degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) che ha reso ancora più lenta e farraginosa l’organizzazione di un moderno ed efficiente sistema di raccolta». Sul tema dei rifiuti interviene il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Benedetta Mazzini.
«Secondo la normativa vigente le scelte gestionali ed organizzative in materia non vengono più prese dai singoli Comuni, ma da un’assemblea di 104 Comuni appartenenti alle province tre province di Arezzo, Grosseto e Siena – prosegue la nota del M5S -. L’ATO ha sottoscritto nel 2013 un contratto di servizio che di fatto vincola ogni Comune e la cui conseguenza oggettiva e tangibile è le tariffe e le bollette lievitano a fronte di un servizio molto spesso insoddisfacente. Su tale contratto sono stati sollevati dubbi di legittimità per le clausole ad evidente vantaggio del gestore, il testo a volte manca di chiarezza e soprattutto i Comuni sono privi della possibilità di un effettivo controllo sui servizi prestati. Questo aspetto avrebbe dovuto condurre i Sindaci a far resistenza in modo congiunto e nell’interesse dei loro amministrati».
«La cosa su cui riflettere è come sia possibile aver accettato una tale organizzazione gestionale senza essere stati assaliti dal dubbio su come offrire un sistema di raccolta dei rifiuti analogamente efficiente a fronte di un’area così vasta area e del fatto che i Comuni coinvolti posseggono peculiarità e vocazioni territoriali assai differenti – continua la candidata Mazzini -. Un Comune a vocazione turistica con andamento marcatamente stagionale come il nostro naturalmente non potrà avere la stessa articolazione di un Comune montano a popolazione costante. La gestione del servizio dovrebbe essere modulabile sotto il profilo del personale e del servizio e adattarsi alle esigenze gestionali dei picchi di affluenza turistica come ai momenti di stabile produzione da parte dei soli residenti. I servizi ai cittadini sono stati aziendalizzati progressivamente e si sa che dove entra il privato la prima e naturale conseguenza è il profitto d’impresa. Invece nella gestione interna alle singole amministrazioni locali un pareggio di bilancio e l’efficienza del servizio erano centrali. Allontanare i servizi dai centri di controllo a tutela dei cittadini rende questi soggetti deboli di fronte ad un gestore forte».
«Incapace di subire le ingiustizie, mirando a tutelare l’interesse del cittadino e dell’ambiente e ritendendo il rifiuto una risorsa, il M5S si attiverà affinché la cittadinanza non subisca passivamente questa errata ed iniqua gestione dei rifiuti – scrive -. A tal fine i cittadini verranno incentivati e tutelati con la messa in atto di meccanismi virtuosi come i centri del riuso o le pese per rifiuti oppure, intervenendo a monte perché il rifiuto divenga una ricchezza con la nascita di punti di acquisto e di vendita di materie quali plastica, vetro, alluminio. Tale politica ambientale condurrà alla diminuzione della quantità di rifiuti da smaltire. Il materiale raccolto non sarà più qualcosa da sotterrare o bruciare ma da trasformare, in primis, in una nuova materia da inserire nel ciclo economico e produttivo».
«Di sicuro la nostra visione coincide con la vostra ed il nostro interesse con quello comune: non pesare sulle tasche dei cittadini aggravando le già difficili condizioni economiche delle famiglie e delle imprese. Questo è ciò che invece in questi giorni è accaduto con la consegna di pesanti cartelle relative alla TARI 2016 ove, alla già costosa tariffa, si è aggiunta anche una addizionale provinciale del 5%. Non lasciatevi incantare con paventati obblighi sui Comuni circa l’ingresso nelle ATO e soprattutto fatevi una riflessione sul perché debba esistere una amministrazione come il Comune. L’ente locale ha senso di esistere, come lo stesso legislatore prevede, come organizzazione volta a tutelare e a promuovere il benessere dei suoi cittadini. L’ente ha il compito di mirare al progresso civile ed economico della comunità amministrata. Voi – conclude il Movimento 5 Stelle – avete la percezione che il vostro stato di benessere sociale ed economico sia stato al centro delle scelte sulla gestione dei servizi?»