GROSSETO – «La nostra città, negli ultimi anni, ha subito un peggioramento vistoso del decoro urbano, del verde pubblico e della nettezza urbana. È necessario cambiare, ridare bellezza a Grosseto e spendere meno nello smaltimento dei rifiuti». È la considerazione da cui parte la proposta politica di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, candidato sindaco del centrodestra, per fare di Grosseto una città più “green”.
«Era il 21 febbraio scorso quando abbiamo realizzato la prima mappatura completa di tutto quello che a Grosseto e nelle frazioni proprio non va. 43 volontari, oltre 1600 foto scattate su 200 vie in 8 ore di ricognizione sono i numeri impressionati di quello che abbiamo raccolto tra buche nell’asfalto, giardinetti sporchi, spazzatura abbandonata. Oggi, dopo oltre 3 mesi, la situazione non è certo cambiata: a parte qualche belletto elettorale, Grosseto versa ancora in un desolante stato d’abbandono. Quando saremo alla guida della città, daremo vita a una Task Force per restituire dignità a Grosseto è necessario fare cose banali come pulire i giardinetti, coprire le buche nelle strade e noi vogliamo farlo subito perché vivere nella bellezza è la prima medicina per la serenità quotidiana».
«Ma faremo di più: creeremo nuovi spazi verdi intorno alle Mura e un nuovo grande parco tra viale Europa e la Cittadella, previa intesa col Demanio. Incentiveremo la nascita di cooperative di giovani cittadini per la gestione del verde pubblico. Estenderemo la raccolta differenziata in tutta la città e installeremo un sistema elettronico per il calcolo della spazzatura realmente prodotta da ogni utenza e prevedere sconti in bolletta per lo smaltimento virtuoso. Svilupperemo la forestazione urbana come compensazione delle emissioni di CO2 con il progetto “Un albero, un bebè”».
«Sulla costa, verificheremo lo stato dei depuratori, favoriremo gli impianti di fitodepurazione in parchi pubblici o in strutture sportive da realizzare e affideremo la cura e la manutenzione della nostra pineta ad associazioni ambientaliste, coinvolgendo obbligatoriamente le proprietà private che detengono la maggior parte delle aree boschive».
«In città, installeremo pannelli fonoassorbenti, previo accordo con FS, lungo il tratto ferroviario urbano, e interreremo gli elettrodotti esistenti a tutela la salute dei cittadini. Il fabbisogno energetico comunale sarà ricercato in fonti rinnovabili e a basso impatto energetico e ridurremo gli oneri comunali per chi decide per la riqualificazione energetica degli edifici».
«In accordo con le cooperative sociali già operanti nel settore, creeremo un polo agricolo-vivaistico con soggetti socialmente svantaggiati per produrre piante ornamentali da utilizzare come arredo urbano e nei giardini pubblici».