SCANSANO – “La geotermia più minaccia che risorsa”. Il candidato sindaco di Scansano Francesco Tenucci parla di geotermia. “È stato questo il tema del convegno che si è tenuto al Teatro Castagnoli di Scansano, un incontro che ha avuto come relatori Roberto Barocci presidente di SOS Geotermia, Francesco Biondi geologo di fama internazionale e Gianpiero Secco sindaco di Seggiano. L’iniziativa, organizzata dalla Lista Noi per Scansano, pur cadendo in piena campagna elettorale, non aveva un obiettivo politico bensì di civiltà e del diritto dei cittadini ad essere informati”.
“Qui non è in ballo solo una questione politica – ha sottolineato il candidato Tenucci – qui è in discussione il futuro del nostro territorio, la nostra salute e quella dei nostri figli. Vogliamo capire quali sono le conseguenze a breve e a lungo termine di questo tipo di attività. Va detto che la questione geotermia così come gestita dalle nostre istituzioni mette in discussione uno dei principi cardine del nostro sistema democratico: quello della partecipazione. Ad oggi tutte le scelte in materia sono state fatte senza che la popolazione ne fosse messa al corrente e questo pur sapendo che studi scientifici hanno evidenziato forti riserve in merito, ma soprattutto hanno messo in luce l’aumento di alcune patologie tra coloro che vivono nei pressi delle centrali”.
“Malgrado ciò – continua Tenucci – in barba alla cittadinanza in località Pancole continuano i lavori per realizzare il primo pozzo profondo metri 250 di gradiente geotermico, allo scopo di accertare le condizioni per costruire una centrale geotermica industriale di 5 MW, così detta a media entalpia. Per questi motivi la decisione di dire No alla geotermia è ancora più forte”
“Vogliono farci credere che non ci sono rischi e che queste centrali porteranno lavoro ed economia – conclude Tenucci – ma questo non è vero. Le centrali saranno comandate da una sede periferica e non necessiteranno di personale sul posto, inoltre è dimostrato che attorno a queste zone la qualità dei prodotti agroalimentari viene intaccata. Come se non bastasse-ha concluso- insospettisce il fatto che i risultati di alcuni studi sono stati pubblicati all’estero e non in Italia. Per buttare fumo negli occhi il consigliere Marras ha avuto l’idea di proporre un referendum popolare, pur sapendo che nulla ha valore contro le decisioni della Regione.”