GROSSETO – Marco Barzanti è il candidato del Partito Comunista d’Italia. È la prima volta che questa lista si presenta a Grosseto anche perché il Partito Comunista d’Italia si è recentemente costituito così come evoluzione del Partito dei Comunisti Italiani.
Conosciamo meglio il candidato – Ecco la scheda del candidato
Età: 46 anni
Professione: impiegato
Stato: separato
Figli: due. Tommaso di 14 e Sofia di 11 anni
Sport: sci
Genere musicale: musica popolare, Lucio Dalla e Francesco De Gregori
Ultimo libro letto: “Il nome di Dio è misericordia” di Papa Francesco
Film preferito: quelli di Bud Spencer e Terence Hill
Piatto preferito: la pasta
L’intervista: le dieci domande al candidato
Quale sarà il primo atto che varerà da sindaco? Prenderemo tutte le famiglie che hanno un reddito sotto i 18 mila euro e le esenteremo da ogni tipo di tassazione. Troveremo il modo di aiutare chi ha difficoltà a pagare affitti o mutuo.
Del suo programma elettorale qual è il progetto che caratterizzerà il suo mandato da sindaco? Sarà un mandato caratterizzato dal ritorno alla gestione pubblica di tutti i servizi che sono stati esternalizzati.
Lavoro, sicurezza, innovazione: ci dice un progetto concreto per ognuna di queste parole? Per il lavoro: la stabilizzazione dei lavoratori attraverso un albo, un registro in cui valuteremo le aziende che meritano di essere incentivate. In questo registro ci saranno solo le aziende che pagano i contributi e i contratti di lavoro. Poi introdurremo una valutazione per quelle aziende che sono in difficoltà, ovviamente assieme alle associazioni di categoria per aggiustare il tiro.
Per la sicurezza: Siamo contrari alle videosorveglianze. E’ necessario che le forze dell’ordine tutelino il territorio con maggiore presenza, opportuno anche recuperare le forze di polizia provinciali che non hanno un riferimento certo sul territorio.
Per l’innovazione: anche qui l’ente dovrà semplificare le procedure a favore delle imprese e del cittadino. La tecnologia può agevolare le pratiche e la sburocratizzazione del sistema. Opportuno poi, mettere a sistema anche gli altri comuni.
Quale idea suggerita dai cittadini è stata inserita nel suo programma? Uno di questi aspetti è il decoro urbano. C’è la necessità di creare un sistema nuovo del verde. In questo faremo una sorta di bando a cui possono partecipare sia i condomini che i vivaisti. Creare piccole zone a verde gestendolo sempre pubblicamente. Così per le mura di Grosseto, creeremo un gruppo di cittadini che gestirà il verde pubblico.
Frazioni: quale sarà il ruolo delle frazioni per la sua amministrazione? Riaprire lo sportello del comune per dimostrare che non siamo lontano dalle frazioni. C’è una difficoltà nei servizi che non ci sono più e le frazioni sono abbandonate ormai da anni a se stesse. Una parte delle entrate sull’Imu delle seconde case verrano reinvestite sulle frazione.
Se andasse al ballottaggio chi preferirebbe affrontare? L’avversario che mi stimola di più è Vivarelli Colonna, avrei piacere di sfidarlo.
Delle squadre dei suoi avversari c’è qualcuno che vorrebbe dalla sua parte? Di coloro che ho ho conosciuto nei confronti che abbiamo fatto, quello che più si avvicina ai miei modi è Massimo Felicioni.
Ha già scelto la sua squadra di governo? Ha già qualche nome che può anticiparci e che sarà sicuramente nella sua giunta? Abbiamo già un’idea. Uno su tutti è una sorta di tutor che ha accompagnato il mio percorso- Marianna Pignatelli, compagna storica, persona di grande cultura che conosce la macchina amministrativa. Sarà vicesidaco, è la figura più vicina a me.
Unioni civili: cosa voterebbe all’eventuale referendum per abrogare la norma che è stata recentemente approvata? Sono a favore delle unioni civili. Per noi ognuno deve amare chi vuole.
Costituzione: cosa voterà a ottobre al referendum confermativo sulla riforma della Costituzione? Noi voteremo no alla riforma della costituzione. Tende a distruggere i servizi sociali, i diritti dei lavoratori, la salvaguardia è solo verso imprenditori che rubano e ciò non è ammissibile verso una classe di diritto e non possono sedere in parlamento e in altri ruoli.