GROSSETO – Carlo Vivarelli è il candidato di Toscana Stato, il movimento per l’indipendenza della Toscana. È la prima volta che questo movimento si presenta con una propria lista alle elezioni.
Conosciamo meglio il candidato – Ecco la scheda del candidato
Età: 52 anni
Professione: attualmente non occupato
Stato: celibe
Sport: jogging
Genere musicale: rock e musica classica
Ultimo libro letto: In Fuga di Anne Michaels
Film preferito: 2001 Odissea nello spazio
Piatto preferito: Tortelli al sugo
L’intervista: le dieci domande al candidato
Quale sarà il primo atto che varerà da sindaco? Istituirò la Consulta della legalità. È un organismo interno all’amministrazione che si occuperà dell’applicazione della legge nella vita amministrativa del Comune su vari aspetti dall’immigrazione al commercio abusivo per fare un esempio.
Del suo programma elettorale qual è il progetto che caratterizzerà il suo mandato da sindaco? Attraverso le leggi esistenti difendere e promuovere il popolo toscano come entità a se stante. Il progetto di indipententismo si basa su leggi che esistono all’interno dello Stato italiano e di tutti gli stati democratici e la difesa e la promozione del nostro popolo passa attraverso queste leggi. L’applicazione della legalità è di per sé un’azione contro l’invasione illegale di organizzazioni criminale, sia straniere, sia entità come l’Unione Europea che ledono i diritti del pooplo toscano.
Lavoro, sicurezza, innovazione: ci dice un progetto concreto per ognuna di queste parole? Per il lavoro: il lavoro toscano e italico si difende escludendo dal mondo del lavoro e dal mondo dell’imprese persone che non hanno modo di dimostrare chi sono e con quali capitali vengono in Toscana o anche imprese i cui capitali non sono tracciabili. Queste persone e queste persone creano concorrenza illegale e ingiustificata.
Per la sicurezza: creazione di una guardia civica toscana disarmata prevista dalla legge 15 luglio 2009 detta “decreto ronde”, legge totalmente dimenticata da sindaci e prefetti che hanno il dovere invece di dare vita a questi organisimi popolari in appoggio alle forze dell’ordine.
Per l’innovazione: ogni città occidentale deve possedere una università che anche nel settore produttive si deve occupare di ricerca scinetifica in collegamento con le aziende. Questa ricerca poterà innovazione a Grosseto.
Quale idea suggerita dai cittadini è stata inserita nel suo programma? Sì, è un’idea suggerita da un’associazione. È quella di istituire la consulta per la trasparenza amministrativa, utile ai cittadini per controllare tutti gli atti dell’amministrazione, che devono essere trasparenti così come anche i vari capitoli di spesa del Comune.
Frazioni: quale sarà il ruolo delle frazioni per la sua amministrazione? Le frazioni testimoniano il fallimento dello Stato italiano, economico e amministrativo. Cito Montepescali come piccola frazione criminalmente abbandonata a se stessa, senza un negozio, senza poste, senza possibilità di ricevere dei farmaci. Cito anche Roselle, come caso contrario, dove la presenza di scavi archeologici, terme non ultimate, una società sportiva senza impianti adeguati, la presenza di una struttura che accoglie eventi come la Cava, testimoniano una incapacità organizzativa di sviluppo. Nella mia visione amministrativa la città e le frazioni devono essere la stessa cosa e devono creare ricchezza.
Se andasse al ballottaggio chi preferirebbe affrontare? No, non ho preferenza, per me è indifferente. Quello che posso dire è che non farò nessun apparentamento e non darà nessuna indicazione.
Delle squadre dei suoi avversari c’è qualcuno che vorrebbe dalla sua parte? Tra i miei avversari ci sono persone valide che potrebbero far parte di qualsiasi giunta. Una politica seria, per me, dovrebbe avere le persone migliori al governo della città.
Ha già scelto la sua squadra di governo? Ha già qualche nome che può anticiparci e che sarà sicuramente nella sua giunta? Abbiamo già delle persone che potrebbero far parte della giunta, ma realisticamente noi puntiamo al consiglio comunale.
Unioni civili: cosa voterebbe all’eventuale referendum per abrogare la norma che è stata recentemente approvata? La legge è concepita male perché mette sullo stesso piano unioni civili a matrimonio. Credo che voterei sì all’abrogazione. La legge può essere fatta meglio, fatti salvi i diritti degli omosessuali. La legge è comunque molto complicata ed è sbagliato il suo impianto. I diritti vanno comunque difesi. Dico anche che celebrerei le unione se la legge lo prevede.
Costituzione: cosa voterà a ottobre al referendum confermativo sulla riforma della Costituzione? Voterò no, e con Toscana Stato, faremo parte dei comitati per il no. Questa riforma è un atto criminale messo in pratica da un parlamento illegittimo ed eletto con una legge dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.