SCANSANO – «Dopo aver seguito i quotidiani di questi giorni, ove spesso il candidato Tenucci della lista “Noi per Scansano” è intervenuto per parlare di geotermia, voglio fare chiarezza sulla questione, che Tenucci utilizza in maniera evidente per fini elettorali». Il sindaco di Scansano, Sabrina Cavezzini, tiene a puntualizzare alcuni punti sul tema geotermia.
«Se Tenucci avesse seguito attentamente gli articoli che in questi anni sono stati pubblicati dai quotidiani locali – prosegue Cavezzini -, come pure i blog dei suoi attuali “compagni di viaggio”, oltre a partecipare in maniera più assidua ai consigli comunali, sarebbe a conoscenza del fatto che il territorio del Comune di Scansano è interessato da varie autorizzazioni alla ricerca rilasciate dalla Regione Toscana. Non può attribuire a nessuno, se non a se stesso, la responsabilità di non avere informazioni sulle varie fasi di autorizzazione relative ai permessi di ricerca rilasciati dalla Regione, tra l’altro pubblicate sul BURT, lo strumento legale di conoscenza delle leggi regionali, dei regolamenti e di altri vari atti».
«Al contrario di quanto afferma anche per iscritto, attualmente nel territorio del Comune di Scansano non c’è nessuna centrale geotermica progettata e programmata per la quale sia stata richiesta l’autorizzazione – precisa il sindaco di Scansano -. Sono quindi chiare le intenzioni di Tenucci: generare allarmismo solo per provare a convogliare voti alla sua lista, non avendo altri argomenti di cui discutere. Nel momento in cui ci sarà da parlare seriamente di geotermia ci sarà tutto il tempo necessario per farlo, per approfondire e capire i pro ed i contro dello sfruttamento di tale energia alternativa, discutendo e decidendo insieme a tutti i cittadini».
«Scendendo nel dettaglio, il permesso di ricerca che vede interessata la frazione di Pancole è quello denominato “Scansano”, autorizzato dalla R.T. il 26/11/2012 con scadenza 26/11/2016 – continua la nota -. Il progetto per la realizzazione del pozzetto di gradiente termometrico è stato autorizzato dal settore Energia e Inquinamenti della R.T. Sostanzialmente si tratta della realizzazione di un foro con profondità fino a 300 metri, completamente isolato e cementato, che verrà utilizzato solo ed esclusivamente per effettuare delle letture della temperatura del terreno, senza che vi siano prelievi di acqua, aria o di qualsiasi altra sostanza, tanto meno di gas, e senza che vi sia comunicazione di fluidi tra i vari strati del terreno incontrati con la perforazione. Al termine dei lavori, previsto per fine giugno, il cantiere verrà smantellato ed entro l’inizio dell’autunno il foro realizzato verrà definitivamente cementato ed i luoghi interessati dalle operazioni saranno ripristinati come in origine».
«Pertanto, ogni e qualunque ulteriore attività che dovesse essere richiesta dal proponente dopo tale fase di ricerca e studio, necessiterà di nuove autorizzazioni ed il Comune, in tale successiva fase, sarà nuovamente chiamato ad esprimersi, così come già effettuato durante la fase di verifica di assoggettabilità – prosegue Cavezzini -. Inoltre, le operazioni di escavazione del pozzetto prevedono diverse pagine di prescrizioni, che rendono questa escavazione molto meno invasiva della realizzazione di qualsiasi pozzo per l’attingimento dell’acqua, dove è verosimile che durante le operazioni di perforazione siano messi in comunicazione i vari strati del terreno».
«Se fosse proibito fare perforazioni come quelle di Pancole, si dovrebbero proibire o dichiarare illegali tutti i pozzi di attingimento di acqua del Comune. In conclusione, non si può non notare come le argomentazioni “politiche” del Tenucci per la sua campagna elettorale siano veramente deboli, se lo stesso ha necessità di far apparire agli occhi della gente il lavoro di ricerca e studio, quale la realizzazione di un pozzetto per la misurazione della temperatura del terreno, come un impianto geotermico di sfruttamento della possibile risorsa, cosa che non è e che può essere verificata informandosi anche solo un poco».