GROSSETO – «Ad aggredire le nostre pecore non sono i lupi, ma gli ibridi creati in laboratorio anni fa e poi liberati sul territorio». Ne è convinto Attilio Monni, allevatore, candidato nella lista di Massimo Felicioni alle prossime amministrative per il comune di Grosseto. Questa mattina la lista Grosseto Oggi per Domani è intervenuta sul problema degli attacchi predatori alle greggi.
«Vogliamo riportare l’attenzione su questo tema chiarendo che noi ci saremo aldilà del ruolo, anche in caso non venissi eletto sindaco – afferma Massimo felicioni -. Se sarò sindaco questo sarà uno dei primi temi da affrontare. Gli indennizzi della Regione non sono una misura sufficiente; non vogliamo finire come con gli ungulati: era il ’98 quando dicevo che avrebbero distrutto il territorio, oggi finalmente si parla di abbattimento selettivo. Se si fa lo stesso con i lupi tra poco non ci saranno più né agricoltori né allevatori. I cittadini capiscano l’importanza di votare chi conosce queste questioni, per questo avremo un assessorato all’agricoltura perché, assieme al turismo, è fondamentale per la nostra terra».
«Avere due allevatori all’interno della lista è un messaggio preciso che mandiamo: siamo stanchi di avere un danno e di non poterlo recuperare non con il denaro e gli indennizzi, ma eliminando il problema. Chiediamo zone di cattura degli ibridi». Prosegue Felicioni a cui fa eco Monni «Gli ibridi non sono incroci tra lupo e cane, il lupo non si incrocia naturalmente con il cane, ma sono stati creati in cattività e poi immessi nel territorio. Questo perché il lupo non è autoctono di questo territorio. Quando si è cercato di inserirlo non riusciva ad adattarsi e così sono stati inseriti gli ibridi, nei comuni sono stati presi contributi per aderire a questo progetto di reintroduzione del lupo. Il risultato sono animali che fanno cucciolate numerose (a differenza del lupo) e frequenti».
Di fatto proseguono i candidati della lista Grosseto Oggi per Domani, «tra poco non ci sarà più latte per produrre il pecorino toscano». «Noi siamo custodi del territorio, contro gli incendi, contro il dissesto idrogeologico» sottolineano e Monni conclude «Gli ambientalisti preparino le crocchette per i loro lupi perché le nostre pecore stanno finendo».