GROSSETO – Ripartire dal secondo posto in campionato e dai play-off persi malamente. Il Grifone si rimbocca le maniche e nel tentativo di smaltire la delusione patita sul campo e prova a guardare avanti. Sul banco ci sono tante questioni da risolvere che fanno aumentare incertezze e tensioni. L’incertezza è dovuta al fatto che la mancata vittoria dei play-off mette momentaneamente fuori gioco i biancorossi dal discorso ripescaggio in Lega Pro.
Questo solo in linea teorica e per quanto stabilito dal campo, perché le possibilità per fare domanda potrebbero esserci ugualmente. In tal senso il presidente Pincione aveva già chiarito questo aspetto pochi minuti dopo la sconfitta casalinga contro l’Olbia: «Siamo qui – aveva precisato -, valuteremo se ci sono ugualmente le possibilità per accedere al ripescaggio». In sintesi, almeno a parole, la volontà di non tirarsi indietro, ma anche rassicurazioni nel caso ciò non avvenisse: «Siamo pronti a rifare Serie D, con l’intento di vincerla», aveva detto sempre a caldo il massimo esponente della società biancorossa. Tutto a posto allora? Non proprio, perché le incertezze restano ancora molte, in attesa che il quadro delle vincenti playoff venga delineato e che il 7 giugno si riunisca il Consiglio Federale per far luce sui meccanismi dei ripescaggi. E’ chiaro che un altro anno di Serie D non è una grande stimolo per chi ha manifestato subito ambizioni forti e ha posto l’immediato ritorno tra i professionisti come unico e imprenscindibile risultato stagione.
C’è poi il solito tira e molla tra società e amministrazione comunale, con l’incognita aggiuntiva di una mancanza di interlocutore, visto che l’attuale giunta si sta congedando in vista delle elezioni del 5 giugno. Nessun candidato ha messo la vicenda del Grosseto calcio tra le priorità del futuro mandato e tra le prime cose da fare, ma appare chiaro che la nuova amministrazione comunale sarà chiamata ad affrontare subito la questione, indipendentemente dal proprio volere. A questo aspetto si aggiungono le tensioni che si sono registrate nel pomeriggio di ieri, con la protesta dei giocatori per le mensilità non retribuite. Tensioni che non giovano all’ambiente e che porteranno inevitabilmente a delle scelte. Scelte che in parte potrebbero essere già in embrione, anche se prima occorre capire quali carte avrà in mano il Grifone, e se le avrà, per tentare l’ultimo disperato ritorno tra i professionisti.