GROSSETO – «Non comprendo le accese polemiche di SIB Confcommercio sulla Legge Regionale approvata lo scorso 3 maggio che può consentire la proroga fino a 20 anni delle concessioni demaniali, il cosiddetto atto formale». A parlare è Marco Pierini presidente provinciale FIBA Confesercenti.
«La Legge regionale si limita a chiarire e migliorare quanto già previsto dalla normativa nazionale esistente sull’atto formale che, in estrema sintesi, prevede la possibilità di chiedere concessioni fino ad un massimo di 20 anni a fronte di investimenti, e che quindi può essere utile per molti concessionari se non saranno concesse altre proroghe dopo il 2020 o se addirittura la stessa proroga al 2020 venisse messa in discussione – prosegue Pierini -. Sul piano tecnico altri l’hanno già spiegata meglio di quanto possa fare io, anche in un recente convegno che abbiamo organizzato a Grosseto».
«Mi interessa invece chiarire un punto fondamentale che a mio avviso rende incomprensibili le polemiche. L’atto formale non è un obbligo. Non c’è nessuna imposizione della Regione – prosegue la Fiba Confesercenti -. Nessuna legge obbliga il concessionario a intraprendere il percorso dell’atto formale, questo è solo una possibilità che la normativa nazionale offriva già. Il concessionario può decidere di usare questa possibilità o no. Se decide di usarla la legge regionale lo aiuta. Se invece decide di non usarla, la Legge Regionale non lo riguarda e comunque non incorre in nessuna penalizzazione, semplicemente rimane nella situazione attuale».
«Cioè con la proroga al 2020, la futura sentenza e la futura legge nazionale di riordino del settore, nel bene e nel male. Se poi – come spera il SIB Confcommercio di Grosseto -, a livello nazionale si stanno trovando soluzioni soddisfacenti, meglio per tutti, nessuno porterà avanti l’Atto Formale e la legge regionale resterà inutilizzata. Ma soluzioni soddisfacenti per tutti noi potrebbero venire solo da una legge nazionale di riordino della materia che garantisca le concessioni esistenti. E’ una legge che aspettiamo da anni, su cui si rincorrono le voci e gli annunci. Ovviamente un giudizio potremo darlo solo dopo averne conosciuto il testo, ma personalmente non condivido le speranze del SIB Confcommercio di Grosseto e sono molto preoccupato».
«Invece, come è stato detto più volte, l’atto formale non è la soluzione, ma solo una possibilità che la legge offre e che il singolo concessionario, e solo il singolo concessionario, può decidere di utilizzare. E per quanto ne so, ad oggi, in Toscana su oltre 900 stabilimenti balneari poco meno di un terzo dei concessionari hanno deciso di utilizzare questa possibilità. Vogliamo proibirglielo? Infine vorrei ricordare che l’atto formale è partito dai balneari e precisamente dalla Versilia, solo successivamente sono intervenuti i nostri sindacati regionali ed hanno iniziato a discuterne con la Regione. Discussione a cui – conclude – ha partecipato anche il SIB regionale».