CASOTTO DEI PESCATORI – E’ stato un addio al calcio giocato quello di Lorenzo Angelini, ex portiere del Casotto Marina adesso in aiuto agli Juniores biancocelesti. Per uno dei più conosciuti veterani della Terza categoria inizia un nuovo capitolo della sua carriera: dare una mano ai più giovani per l’attuale edizione della Coppa Passalacqua, in particolare per la supersfida di venerdì contro il Roselle.
«Ci giochiamo l’accesso alla seconda fase – ha detto Angelini, classe 1978 ed entusiasmo e passione da ventenne – Sono fiducioso, i ragazzi devono dare tutto quello che hanno, poi si vedrà. Questi primi giorni sono andati bene, sono un buon gruppo. Al Passalacqua siamo capitati in un girone di ferro con Porto Ercole, Grosseto e Roselle, ma è una motivazione in più per mostrare il nostro valore. Coi primi abbiamo perso 3-1 ma coi secondi abbiamo fatto un clamoroso 1-1. Per me è un piacere dare una mano alla società e trasmettere un po’ di quanto ho imparato. Il calcio è la mia vita, non lo abbandonerò mai. Avevo deciso già a Natale di smettere di giocare e iniziare ad allenare e adesso sono concentrato su questa esperienza».
Innamoratosi a sei anni del gioco del pallone e soprattutto del ruolo di portiere sin dal primo impatto, Angelini possiede dal 2006 il patentino Uefa B, ottenuto con la supervisione dell’istruttore Romeo Benetti, ma ha un curioso precedente come allenatore e preparatore ‘ufficioso’: due stagioni fa con la maglia dell’Atletico Arcille seguì personalmente il compagno di squadra Marcello Frisoni, che non giocava da vent’anni, fino al nuovo debutto contro lo Scarlino.
«Una soddisfazione per entrambi – ha ricordato – sono riuscito a riattivarlo fisicamente e a ritrasmettergli quella voglia che un po’ gli era passata. Si è impegnato, ha lavorato con costanza tutto l’anno e ha messo del suo ogni volta che ha giocato». Angelini si porta dentro bellissimi ricordi, primi fra tutti la vittoria con la maglia del Sauro del campionato provinciale Juniores 1996-1997 col mister Agnelli e l’annata 2006-2007 all’Aegilium, che lo ha congedato con una targa ricordo dopo la finale playoff di Marsiliana.
«Modelli di riferimento? Come portiere sempre e solo Giovanni Cervone – ha concluso – un estroverso con grandissime doti atletiche e che si faceva rispettare. Da allenatore mi piacciono molto Ancelotti per come sa tenere unita una squadra ovunque vada e Guardiola per il modo di giocare».