GROSSETO – Un utile di 8.324 euro. si chiude così il bilancio al 31 dicembre 2015 di Grossetofiere. Un risultato positivo che arriva in un momento delicato per le società che operano nel settore fiere, sia per la tendenza registrata nel panorama nazionale e regionale, sia per la congiuntura economica sfavorevole.
«Tutto questo è stato possibile puntando anche su tre appuntamenti importanti – spiega il presidente del Cda di Grossetofiere Andrea Masini -, la Mostra scambio, la Fiera del Madonnino e il Buy Tuscany. Tutte iniziative che hanno confermato il trend positivo di visitatori, ma anche di espositori che hanno arricchito gli eventi. Sono manifestazioni di successo che giovano anche al territorio e ci consentono di essere estremamente soddisfatti anche in questi primi quattro mesi del 2016. Già da domani presenteremo il Game Fair, altro evento a carattere nazionale che si rivolge al mondo venatorio e agli amanti dell’ambiente. Il 26, 27 e 28 maggio avrà il suo momento culmine, ma intanto ci muoviamo con una settimana di anticipo per avvicinare i cittadini».
«Le dinamiche delle fiere spesso cambiano repentinamente specialmente per le manifestazioni outdoor come quelle da noi organizzate – aggiunge Carlo Pacini, direttore di Grossetofiere -. Oggi però, nella certezza dei risultati raggiunti, abbiamo approvato per il secondo anno consecutivo in utile, il bilancio dell’esercizio 2015. Far quadrare i conti è un compito difficile, Grossetofiere è una rara eccezione di società partecipata che chiude i suoi bilanci in utile e svolge le proprie attività in completa autonomia finanziaria. Anche per questo abbiamo deciso di investire sulla struttura anche se non è di nostra proprietà».
L’investimento di 30mila euro riguarda l’arredo verde in un’area da destinare a pubblica fruizione del centro fiere. I lavori sono iniziati una settimana fa e si concluderanno a metà giugno. L’area interessata è di 1500 metri quadrati con un centinaio di piante messe a dimora. In particolare sono stati usati elementi tipici della vegetazione mediterranea, con l’inserimento, in gran parte, di alberi di leccio e bagolaro. Unico tocco esotico concesso, è il falso palissandro, una pianta proveniente dal Sudamerica che ben si adatta ai nostri climi. «E’ un’esperienza che fornisce arricchimento patrimoniale della struttura, anche perché ben si presta all’attività ricreativa, anche dei bambini, in un posto collocato in totale sicurezza – dice Marco Mencagli, che ha curato la progettazione dell’area verde -. Speriamo sia la prima di tante iniziative come questa».