SANTA FIORA – A Santa Fiora iniziano i lavori per il consolidamento e il restauro delle mura laviche, un grosso intervento, atteso da anni, che consentirà di mettere in sicurezza le abitazioni del centro storico che poggiano sul dirupo e riqualificare tutta l’area sottostante che comprende strutture di grande valore storico come il vecchio mulino e l’acquedotto.
Di questo hanno parlato nella conferenza stampa che si è svolta all’interno dell’area cantiere, in via delle Fontane, Emiliano Lazzeroni, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici e al decoro urbano e Maurizio Manni, Rup del progetto.
“Si tratta della più importante opera pubblica che interesserà Santa Fiora nei prossimi anni – spiega Emiliano Lazzeroni, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici –il consolidamento del fronte lavico, che richiede un investimento di 2milioni e 200mila euro, ci consentirà di mettere in sicurezza la parte antica del paese che poggia sul dirupo, e di riqualificare, in un secondo tempo, l’intera area a valle, a partire dal vecchio Mulino che era stato ristrutturato dal Comune nel 2006 ed è rimasto inutilizzato sino ad oggi a causa della frana che si è verificata nel 2009. Un edificio in una posizione bellissima che potrebbe essere interessante per la promozione turistica di Santa Fiora”.
I lavori sono stati consegnati 10 giorni fa alla ditta Songeo, che è entrata in cantiere lunedì per recintare l’intera area ed eseguire i primi sfalci insieme a tutti gli altri interventi propedeutici al consolidamento della rupe. L’investimento in partenza era di 2milioni e 487mila euro, scesi a 2milioni e 218mila euro con il ribasso. L’opera sarà totalmente realizzata con il finanziamento derivante dall’accordo Stato- Regione del 3 novembre 2010, reso spendibile nel 2013.
I tempi previsti, da capitolato, per i lavori sono 330 giorni. Per fissare le reti con le chiodature nella roccia a strapiombo saranno montati dei ponteggi, mentre nella parte con minor pendenza, quella sopra al Convento, la rete sarà lasciata calare dall’alto verso il basso. In questo secondo caso la ditta valuterà se trasportare la rete a monte con i tradizionali mezzi su strada o in alternativa, per facilitare le operazioni, servirsi degli elicotteri.
“Sopra alle mura laviche poggia tutta la parte del centro storico di via delle Mura – continua Emiliano Lazzeroni – fermare l’erosione della parete rocciosa, bloccare le frane che si susseguono negli anni, significa porre fine al lento degrado che avrebbe nel tempo compromesso le abitazioni che si affacciano ad est. Una volta terminati i lavori, penseremo alla riqualificazione di tutta l’area a valle che rappresenta un patrimonio di grande valore. Uno degli obiettivi di mandato che ci siamo dati è quello di portare a termine il progetto sul parco fluviale per far rivivere una delle aree più belle ed evocative di Santa Fiora. Abbiamo iniziato con la ripulitura e la sistemazione del percorso pedonale e degli spazi intorno alla chiesa di Sant’Antonio, che oggi ospita gli eventi. Dopo il consolidamento delle mura laviche proseguiremo e completeremo il progetto con un intervento conservativo sul vecchio acquedotto e la ristrutturazione del vecchio mulino”.