GROSSETO – «Lascio un bilancio sano, ottenendo un risultato dal grande significato e decisamente non scontato, considerando i tagli subiti in questi anni, uniti alle difficoltà di fare fronte alla crisi e alle crescenti necessità dei cittadini». Con queste parole il vicesindaco e assessore al bilancio Paolo Borghi, tira le somme in vista della scadenza del mandato e a poco più di due settimane dal voto per le amministrative.
«L’amministrazione comunale ha sempre considerato un obiettivo virtuoso e di primaria importanza, quello che tutte le attività messe in campo dal servizio tributi per lo svolgimento delle proprie funzione istituzionali, fossero improntate a migliorare i servizi di assistenza e di informazione, come semplificare i rapporti con i contribuenti, ricercare la massima efficienza anche attraverso modelli innovativi di organizzazione e pianificazione, potenziare l’azione di contrasto all’evasione – spiega Borghi -. Nel marzo 2011 è stato adottato il nuovo regolamento urbanistico, nel 2012 è stata effettuata la dematerializzazione dell’archivio con l’informatizzazione dei processi, nel 2013 la valorizzazione del centro storico con la salvaguardia e la riqualificazione del fulcro della comunità locale, nel 2014 l’osservatorio per la rilevazione dei valori terreni edificabili, infine nel 2015 la gestione del contenzioso ed i rifiuti speciali».
Borghi snocciola numeri e dati in gran quantità, la maggior parte dei quali positivi a testimonianza del lavoro svolto, come il rispetto del patto di stabilità al fronte di una continua riduzione dei trasferimenti, oppure il drastico calo dell’indebitamento, chiudendo con un bilancio sempre in avanzo di amministrazione: «Nel 2015 abbiamo chiuso con un debito finale di 70milioni e 879mila euro, un dato che testimonia la continua diminuzione che è in atto dal 2011, visto che partivamo da una cifra di 89milioni e 34mila euro. Ma c’è di più, perché nel 2005 avevamo ereditato un indebitamento di 110milioni e 475mila euro. Si tratta di una riduzione pari a 40milioni. Un bilancio, volendo, può essere oggetto di molte valutazioni, ma sui numeri non si discute».
Per quanto riguarda la gestione del patrimonio, Borghi fa il punto sull’attività svolta durante il suo mandato: «Abbiamo lavorato, tra le tante cose, sul federalismo demaniale, sulla spending review, sulla razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Il progetto centomila orti in Toscana, con l’individuazione delle aree da destinare ad orti sociali e la loro sistemazione per l’effettivo utilizzo. Il protocollo di intesa tra Ministero della difesa, Agenzia del demanio e Comune di Grosseto, con l’atto della giunta del 25 gennaio è stato approvato per l’attuazione di un programma di valorizzazione e razionalizzazione di immobili di proprietà dello Stato presenti nel territorio comunale. Inoltre, l’Ente ha promosso l’attivazione della procedura denominata “Valore Paese Fari”, per la concessione del Lotto 1 Fanale Formiche di Grosseto».
Alla conferenza è intervenuto anche il candidato a sindaco della coalizione del centrosinistra Lorenzo Mascagni. «Nei tempi della più grave crisi economica, al fronte di minori trasferimenti dello Stato, l’indebitamento è stato ridotto di 40 milioni, rispettando il patto di stabilità. Non è un risultato da poco. Qualcuno potrà dire che si può fare di più e meglio, ma questi dati ci confortano. Possiamo dire che nel periodo di vacche grasse con altre amministrazioni c’è stato un passivo importante, mentre nel periodo di vacche magre l’attuale amministrazione ha contenuto molto bene. E’ un segnale di grande lungimiranza. Ora immaginiamo un futuro di ripresa».