GROSSETO – «Marina di Grosseto non è solo una Frazione, è un’oasi per le famiglie grossetane e per i turisti, che da troppo tempo è stata trascurata dall’Amministrazione Comunale e chi ne ha pagato le conseguenze sono stati soprattutto i residenti, ma anche tutto il territorio Comunale».
Così Massimo Ceciarini, candidato Sindaco per la Lista “Insieme, a Sinistra”, che intende rilanciare l’economia e la vita sociale di Marina di Grosseto non solo per la stagione estiva ma durante tutto l’arco dell’anno.
«Siamo fermamente convinti che per realizzare questo intento non ci si debba limitare solo a generiche promesse di manutenzione stradale, di sicurezza, di decoro urbano, che sono aspetti basilari dell’Amministrazione Pubblica senza i quali non si potrebbe parlare neanche di “Mala-Amministrazione” ma proprio di “Assenza di Amministrazione”.
L’obiettivo è quello di offrire maggiori servizi ai cittadini come il presidio sanitario stabile durante tutto l’anno, uffici pubblici, spazi per attività ludiche e culturali con organizzazione e finanziamenti comunali anche a sostegno delle iniziative private, efficientamento della raccolta differenziata dei rifiuti, maggiori collegamenti di linea con la città. Allo stesso tempo riuscire anche a migliorare le infrastrutture come le piste ciclabili già progettate e da troppo tempo accantonate, eliporto per il soccorso, ristrutturazione della vecchia passeggiata a mare con l’eliminazione dei pilastri in tufo, riprogettazione del sistema idrico, fognario e di depurazione.
I punti nevralgici del progetto politico sono cinque. Ecco i dettagli:
1) LA FORTEZZA: Oramai disabitata, la Fortezza deve fungere da polo attrattivo intorno al quale rilanciare le attività culturali di Marina. Ormai tramontate, a causa della crisi economica, le ipotesi di investimenti privati, è compito dell’Amministrazione Pubblica farsi carico del risanamento e valorizzazione degli spazi che offre.
L’idea è di destinarla ad ospitare il Museo del Mare e del Territorio che non sia il solito Museo con teche e modellini, bensì un moderno Museo con strumenti interattivi (non solo informatici ma anche meccanici) a cui affiancare l’Acquario e le vasche del Centro di Recupero delle Tartarughe Marine per il reinserimento in natura degli esemplari dopo la cura, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale.
2) IL PORTO: Noti sono i problemi di insabbiamento che aumentano i costi di gestione e di fruizione degli attracchi non permettendo a chi ha imbarcazioni di piccole dimensioni di usufruire delle opportunità che un porto turistico dovrebbe offrire.
E’ necessario quindi effettuare una efficace collaborazione con la Marina di San Rocco, e riportare le piccole imbarcazioni nel canale e dare un nuovo impulso ad ogni attività legata ad un porto turistico, che dato anche il clima favorevole, non deve veder limitata la propria attività alla sola stagione estiva.
3) LE COLONIE: L’area, attuale simbolo del degrado e dell’abbandono, deve tornare a nuova vita! Per permettere ciò occorre avere il coraggio di domandarsi se non sia il momento di scegliere per essa una
destinazione a pubblica utilità che ne permetta anche, se necessario, il successivo esproprio al giusto valore di mercato per poi riconvertirla usufruendo sapientemente dei fondi europei, che mai vengono utilizzati a proposito nonostante le tante attività sociali a cui possono essere destinati.
4) L’AREA MILITARE: Ormai prossima alla dismissione, l’Area Logistica dell’Aeronautica non deve rimanere un’altra area abbandonata testimone dei tempi che furono, ma anch’essa deve essere gestita come un bene pubblico per creare attività economiche e sociali che non siano la solita destinazione al cemento ed all’edilizia privata.
Ed è per questo che intendiamo destinarla, adeguatamente ristrutturata, ad Accademia dello Sport in collaborazione con il CONI, dove possano essere ospitati durante tutto l’anno gli allenatori e gli atleti italiani per la preparazione di varie discipline sportive ed in particolare quelle olimpiche!
La struttura servirà anche come un “Villaggio Olimpico” per l’accoglienza, integrata a quella esistente in paese, delle delegazioni in occasione delle manifestazioni sportive che dovranno essere allestite periodicamente nel Comune.
5) LA PINETA: Sfregiata dal devastante incendio di pochi anni fa e per la parte restante abbandonata all’incuria, e adesso anche attaccata dai parassiti che fanno marcire le piante che cadendo costituisco un pericolo per l’incolumità delle persone e possono recare danno agli edifici, la Pineta di Marina, di Principina e di tutto il litorale deve essere curata per tornare ad essere sana e sicura, senza bivacchi, rifiuti e pericolo di incontri poco raccomandabili, cosicché possa diventare nuovamente fruibile da tutti con sentieri pedonali e percorsi ciclabili, cestini lungo le vie e la predisposizione di aree attrezzate su cui limitare le soste per il ristoro.
Anche Principina non va dimenticata. La Frazione vive principalmente l’estate e conta pochissimi residenti nel resto dell’anno, è vero, ma non deve essere più snobbata come hanno fatto le ultime Amministrazioni che si sono susseguite e che l’hanno fatta divenire la Cenerentola del Comune.
Giustamente coloro che hanno seconde case e pagano fior di tributi locali esigono che almeno una parte di questi proventi siano destinati al miglioramento della pulizia, delle potature dei pini, della manutenzione delle strade che lasciano, insieme alla pubblica illuminazione stradale, più che in altre parti del Comune, a desiderare.
Da risolvere finalmente, con la dovuta serietà e convinzione, è, una volta per tutte, l’annoso problema dei parcheggi per le autovetture di tutti coloro che (anche a causa degli insufficienti collegamenti del servizio pubblico di trasporto) si recano sul posto per goderne il mare e la spiaggia e che al ritorno hanno spesso la brutta sorpresa di trovare la multa sul cruscotto dell’auto e che, in gran parte, non ritorneranno più.
Attuare questo programma è fondamentale per il rilancio del TURISMO che da sempre è il fulcro dell’economia e del benessere di Marina, di Principina, di Grosseto e di tutto il Territorio del Comune.
Basilare, sotto questo aspetto, sarà il compito dell’Amministrazione Comunale la quale, se prevarrà la messa obbligatoria a bando delle concessioni degli stabilimenti balneari ed altre attività produttive in base alla Direttiva Bolkestein, dovrà far sì che l’entità economica del canone offerto non sia il requisito unico e decisivo per l’aggiudicazione, ma dovrà predisporre dei bandi di gara con requisiti e punteggi che valorizzino la lunga gestione degli impianti, spesso protratta per generazioni, e i miglioramenti ed investimenti fatti dagli attuali gestori, che non devono essere cancellati in un attimo.
E tutto ciò con un provvedimento strutturale, senza proroghe o rinvii che non avrebbero altro effetto che prolungare una situazione di incertezza che già sta falcidiando l’economia locale.
Con questa visione coerente e sistematica dell’azione amministrativa, che dia frutti sia a breve che a lungo termine, siamo sicuri che Marina e Principina torneranno ad essere quei centri turistici di eccellenza che hanno attratto per decenni villeggianti da tutta la Toscana, per non dire da tutta Italia e dall’Estero.