MAGLIANO IN TOSCANA – Taglio del nastro ufficiale per il centro ornitologico del Malpasso, così chiamato per il passaggio dei briganti nell’antichità, e il centro di riabilitazione rapaci “corte degli assioli”. Il simbolo scelto per il nuovo centro è un regolo femmina che rappresenta anche il primo uccello catturato da questa struttura.
All’iniziativa di presentazione sono intervenuti Massimo Machetti, dell’ufficio territoriale di Grosseto, settore caccia e pesca della Regione, Sauro Giannerini, ornitologo e inanellatore Ispra, Guido Donnini dell’Atc di Grosseto, Nicoletta Perco che ha relazionato sul ritorno dell’Ibis eremita e sull’importanza della collaborazione con il mondo venatorio. Luca Bececco del progetto migratoria, Giancarlo Innocenti, presidente Atc Grosseto, Lucia Venturi, presidente del Parco della Maremma, Leonardo Marras, consigliere regionale e Gianluca Dall’Olio, presidente nazionale Federcaccia.
Il centro ornitologico, all’interno dell’oasi gestita dalla Regione, vede in campo, per la realizzazione e il funzionamento, principalmente tre soggetti: l’Atc di Grosseto, l’ufficio caccia Grosseto della Regione, il progetto migratoria. Il centro consentirà di studiare a fondo le rotte migratorie degli uccelli, soprattutto i passeriformi. Nel centro gli uccelli verranno catturati, inanellati e rilasciati. Un sistema efficace per stabilire le rotte e tracciarne il percorso all’interno di un progetto denominato “Monitoring”.
Subito attivo, ancor prima dell’inaugurazione ufficiale, il centro ornitologico ha sinora registrato 100 uccelli catturati di 18 specie diverse. Sono invece 2620 gli uccelli osservati di 42 specie differenti, con la nidificazione rilevata di biancone, occhione, zigolo nero e averla capirossa. Oltre all’inanellamento che si effettua manualmente dopo aver catturato con reti gli uccelli, nel centro si effettua anche l’osservazione diretta, l’ascolto biacustico (vengono registrati i canti anche in ore notturne e poi vengono riconosciute le specie) e il trappolaggio fotografico. Non si escludono altre esperienze di questo tipo in Maremma, magari programmando altre stazioni nell’area paludosa di Orbetello, o al Parco della Maremma in area costiera.