ARCIDOSSO – Sono sempre meno i giovani che decidono di impegnarsi nell’artigianato. Un dato su tutti, a conferma della tendenza, è quello della difficoltà che gli autoriparatori maremmani hanno nel trovare dipendenti che un giorno possano prendere il loro posto. Ma questo non è l’unico settore in cui la carenza di nuove leve si fa sentire: negli antichi mestieri il ricambio anno dopo anno diventa sempre più complicato. Per questo i vertici di Confartigianato Imprese Grosseto hanno deciso di entrare nelle scuole del territorio e iniziare percorsi formativi che possano fare da traino per invogliare i ragazzi a diventare, un giorno, degli artigiani (nella foto: l’olimpionica Margherita Granbassi all’iniziativa di Confartigianato Grosseto all’Istituto superiore di Arcidosso).
“Abbiamo già progetti avviati negli istituti superiori di Massa Marittima e Arcidosso – spiega il segretario generale dell’associazione di categoria, Mauro Ciani – ma l’intenzione è quella di estendere sempre più il nostro raggio d’azione. Vogliamo lanciare un messaggio chiaro per far capire ai ragazzi impegnati negli studi che lavorare nell’artigianato non è passato di moda, anzi: riacquistare ciò che nel mondo della globalizzazione è andato un po’ perduto è la chiave di volta per rinascere dopo la crisi, specialmente in un territorio come il nostro, dove gli antichi mestieri trovano il loro mercato diventando anche simboli caratterizzanti della nostra provincia”.
L’ultimo appuntamento nella scuola di Arcidosso, cui ha partecipato anche l’olimpionica Margherita Granbassi, ha visto al centro dell’iniziativa il mestiere dell’autoriparatore, proprio perché è fondamentale far capire che la disoccupazione si abbatte anche impegnandosi in settori che possano dare sbocchi lavorativi.
“Importantissima è la collaborazione che vedrà protagonisti Confartigianato, la scuola di Arcidosso e una grande azienda come la Bosch – spiega il funzionario di Confartigianato Imprese Grosseto, Emiliano Calchetti – e di grande utilità sono progetti come quello illustrato nel corso dell’evento formativo nella scuola amiatina. La disoccupazione giovanile e la mancanza di un ricambio generazionale che interessa antichi mestieri artigiani come quello dell’autoriparatore sono problemi seri e di grande attualità. Riteniamo non solo opportuno ma necessario e fondamentale mettere in campo tutte le collaborazioni e iniziative volte ad avvicinare quanto più possibile i ragazzi delle scuole alle imprese e al mondo del lavoro, per facilitare l’inserimento dei giovani e dare futuro a imprese e mestieri altrimenti destinati a un avvenire non certo roseo.
“Quello dell’autoriparatore – spiega Enrico Trebbi, presidente di Autoriparatori Confartigianato – è un lavoro che ha visto un’evoluzione tecnologica incredibile e ha estremo bisogno di ragazzi preparati e adeguatamente formati anche sul piano informatico e tecnologico”. Con l’azienda Bosch l’associazione ha stretto un accordo proprio per poter offrire alle scuole del territorio momenti formativi e progetti che vadano verso l’inserimento dei giovani maremmani.