BAGNO DI GAVORRANO – «Chi ha fatto un gesto tanto ignobile e blasfemo in un luogo e in una circostanza così sacra si potrà in parte riabilitare restituendo la somma rubata, anche anonimamente, mettendola nella cassetta delle offerte vicino all’altare» così il parroco di Bagno di Gavorrano, Don Giuseppe, fa un appello a chi questa mattina ha rubato in chiesa, durante la comunione dei bambini.
A sparire il portafogli dalla borsa di una delle donne che stavano coordinando i bambini per la prima comunione. «La borsa si trovava vicino all’altare – racconta Daniela, la persona derubata – all’interno una somma considerevole di denaro, documenti, carte di credito e bancomat. Il tutto mentre ero impegnata a coordinare i bambini che dovevano ricevere il Sacramento. Mi sono accorta del furto perché avevo bisogno di un fazzoletto e girandomi per prendere la borsa ho visto che era aperta e dentro non c’era più il borsello. Erano le 11… cioè in piena celebrazione».
«Al mio rientro verso le 13, dopo aver fatto la denuncia ai carabinieri di Gavorrano i miei vicini di casa mi aspettavano per dirmi che due persone avevano riportato il mio borsello che è stato ritrovato su una panchina, ovviamente senza soldi ma per fortuna con tutti i documenti e carte. Questo credo sia stato un vero insulto alla comunità, alla Chiesa e ai bambini che affrontavano un momento importante e bello della loro vita. Anche in un paesino come il nostro bisogna stare attenti a non portare soldi dietro anche a messa».
Il parroco continua, sempre rivolto ai ladri, sottolineando che la chiesa è sempre aperta e se volessero riportare quanto rubato nessuno li vedrebbe.