FOLLONICA – «Alla fine la verità è emersa forte e chiara: il bando del verde voluto dalla giunta Benini non era del tutto regolare. E l’ha dovuto ammettere la stessa amministrazione comunale di centrosinistra che l’aveva indetto. Un’ammissione implicita ma evidente nel momento in cui il sindaco Andrea Benini ha annunciato l’esito di quel bando, visto che a vincere la gara è stata la stessa impresa (la ditta Albiati di Orbetello) che in un primo momento era stata esclusa dalla graduatoria, ha fatto ricorso al Tar e l’ha vinto, venendo così riammessa. E allora, evidentemente, non erano così scontate le ripetute richieste di spiegazioni che le forze politiche di opposizione hanno rivolto negli ultimi mesi all’amministrazione comunale, chiedendo di convocare una commissione consiliare per discutere l’argomento». Questo il commento di Sandro Marrini, capogruppo consiliare di Forza Italia che torna sulla vicenda del bando sul verde pubblico della città del golfo.
«Un tema particolarmente delicato, visto che il bando di gara indetto dall’amministrazione prevede di affidare la cura dell’intero verde pubblico cittadino per i prossimi quattro anni a fronte di un compenso di tre milioni di euro. Ugualmente, non dovevano essere campate in aria neppure le tesi contenute nella mail inviata mesi fa da un imprenditore locale a tutti i consiglieri comunali di Follonica: mail che contestava i requisiti del bando, sostenendo che sembravano previsti su misura per una certa impresa. A questo punto, è inevitabile porsi una riflessione: che cosa sarebbe accaduto se l’impresa esclusa dalle graduatorie (poi risultata vincitrice del bando) non avesse presentato ricorso al Tar? – chiede Marrini – La risposta è scontata. E così, adesso, è del tutto inutile che l’amministrazione precisi che l’aggiudicazione del bando è ancora provvisoria, in attesa dei riscontri previsti dalla legge, e ricordi i vantaggi (peraltro tutti da dimostrare) derivanti dall’applicazione del nuovo sistema, che il vicesindaco Pecorini in particolare ha sempre decantato».
«Meglio sarebbe stato, per l’amministrazione, osservare la legge al momento dell’indizione della gara e della formulazione della graduatoria. In più, adesso, il sindaco Benini ci dice che la commissione consiliare da noi tanto invocata è stata finalmente convocata e sarà l’occasione per parlare di tutto – conclude Marrini -. Meglio tardi che mai, anche se non sappiamo quanto sia utile ricevere spiegazioni su una procedura ormai chiusa. Quello che resta, in ogni caso, è l’ennesima brutta figura di questa amministrazione».