GAVORRANO – L’acqua di miniera, una risorsa per il territorio. Potrebbe passare anche dalla sfruttamento delle acque della miniera il possibile sviluppo del Comune di Gavorrano e di una più vasta area delle Colline Metallifere.
Di queste possibilità e delle prospettive del futuro del territorio si è parlato oggi a Gavorrano durante il convegno ospitato al centro congressi Porta del Parco e promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Arcinprogress.
«E’ necessario affrontare il problema e indagare tutte le possibilità di utilizzo di quest’acqua che viene ininterrottamente edotta dal sottosuolo dai Pozzi Roma e Rigoloccio e per il momento è praticamente inutilizzata,” afferma il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli. “L’Amministrazione Comunale intende attivare un percorso finalizzato ad ottenere una analisi a 360 gradi che tenga conto delle esigenze della comunità e delle attività economiche del nostro comprensorio».
«Non è possibile ignorare una risorsa come l’acqua di miniera, questa ricchezza deve essere assolutamente messa a disposizione della nostra comunità e dei nostri operatori economici. Per avviare di nuovo un confronto costruttivo ed operativo abbiamo pensato di organizzare insieme ad Arcinprogress questa giornata che deve essere il primo passo di un nuovo corso: quello di utilizzare al meglio tutte le occasioni di sviluppo sostenibile del territorio di Gavorrano».
«La Regione – spiega Leonardo Marras – è stata da subito il perno della vicenda delle bonifiche. 21 dei 28 siti da bonificare sono stati trattati. L’acqua di miniera di Gavorrano è stata sempre un problema e il sogno è trasformarla in grande risorsa per il territorio».
«Le tesi presentate – aggiunge – dimostrano come potrebbe essere utilizzata, sia a fini energetici, quindi industriali, che agricoli o turistici. Occorre ora studiare la fattibilità di questi usi e la Regione supporterà le intenzioni del Comune».