TALAMONE – Arriva la soluzione tanto sospirata tra gli operatori e gli appassionati di nautica della Costa d’Argento riguardante, in particolare, la navigazione da diporto all’interno del porto di Talamone. Uno studio più approfondito dei fondali del porto garibaldino, fatto in collaborazione tra il Comune di Orbetello e la Guardia Costiera, ha consentito di arrivare ad una soluzione che aumenterà i valori del pescaggio consentito nella zona a nord dello scalo garibaldino, salvando di fatto la prossima stagione diportistica, in attesa che si arrivi poi al dragaggio effettivo dell’area portuale.
Tre giorni fa, infatti, l’ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano ha emanato un’ordinanza, la 38/2016, che sostituirà a tutti gli effetti quella dello scorso novembre in cui si poneva un limite massimo di 90 cm al pescaggio delle unità da diporto nella zona dei pontili a nord del porto e di 50 cm nell’are delle catenarie, sul lato a terra dell’ingresso a mare.
Questa volta le possibilità di navigazione e di transito autorizzate dalle autorità marittime, ai fini della sicurezza, saranno elevate anche ad imbarcazioni con pescaggio fino ad 180 cm, per le zone riguardanti i primi tre pontili della zona a nord, e con pescaggio di 130 cm per i tre rimanenti della stessa area, purché venga indicata la giusta rotta di manovra alle barche tramite una serie di boe che dovranno essere installate dal Comune di Orbetello. In pratica le segnalazioni seguiranno i valori rilevati a metà aprile da un studio commissionato dal Comune, fatto, come si legge nella premessa dell’ordinanza, dopo le variazioni apportate dalle correnti delle mareggiate invernali.
In linea generale, però, le due zone interessate dall’ordinanza, manterranno le limitazioni minime di 1 metro per la zona dei pontili, denominata campo A e di 50 cm per quella delle catenarie, campo B, «affinché sia chiaro a tutti i naviganti – fanno sapere dalla Guardia Costiera – che in quelle aree ci sono dei punti in cui il fondale non è sicuro per barche con pescaggio superiore rispettivamente a 1 m ed a 50 cm». Per cui le imbarcazioni che si recano agli ormeggi dovranno procedere tassativamente seguendo i tragitti indicati da alcune boe e da alcuni segnali gialli notturni, che verranno presto installate nella area portuale interessata.
Ecco il LINK dell’ordinanza con relativa planimetria delle batimetriche