GAVORRANO – Potrebbe diventare un volano turistico per tutto il territorio. Il Consiglio comunale del Comune di Gavorrano ha approvato la possibilità di celebrare i matrimoni anche fuori dalle stanze comunali, presso le strutture turistiche.
«Il percorso intrapreso dall’amministrazione comunale, volto a cercare di individuare e realizzare quelle azioni che possano contribuire alla valorizzazione del nostro bel territorio, proprio ieri ha portato all’approvazione, in Consiglio Comunale, di un innovativo regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili, che certamente susciterà interesse». Afferma l’assessore Daniele Tonini.
«Le due tematiche apparentemente sembrano avere poco in comune ma in realtà non è così e dopo le numerose visite, fatte insieme al sindaco, alle aziende presenti sul nostro territorio, che ci hanno consentito non solo di riscoprirne la bellezza ma di apprenderne, dalla viva voce degli addetti ai lavori, problematiche ed esigenze, si è ancora di più rafforzato l’intento di adoperarsi per far conoscere ed apprezzare quelle che sono delle vere e proprie eccellenze». prosegue Tonini.
«Da qui l’idea condivisa di porre le condizioni per consentire la celebrazione di matrimoni direttamente in strutture a vocazione turistica, vista come opportunità per dare impulso allo sviluppo delle aziende stesse e conseguentemente del territorio – precisa l’assessore -. A breve verrà pubblicato il bando di manifestazione di interesse al fine di consentire alle aziende di aderire e confluire in un elenco di strutture tra cui gli sposi potranno scegliere. In un momento di generale difficoltà economica, ogni piccola opportunità può rivelarsi preziosa e questo progetto porterà vantaggi a tutti i soggetti coinvolti, ma avrà il principale merito di far apprezzare, a quanti decideranno di sposarsi nel nostro comune, la bellezza, la cultura, l’ospitalità e gli elevati standard qualitativi che questo territorio può dare».
«Il mio rammarico va verso l’opposizione che non è stata capace di cogliere il senso e le potenzialità del progetto, opponendosi in modo futile e pretestuoso all’approvazione del regolamento – continua -. I tempi cambiano, la modernità ci investe e non la si può ignorare ma al di là di ciò il matrimonio per me rimane un momento di profonda intimità tra individui e luoghi, in cui ogni particolare si imprime nella memoria per divenire ricordo indelebile e quindi perché non consentire agli sposi di celebrare le nozze nel posto a loro più congeniale».
«Anche il Consiglio di Stato mostra di condividere tale visione poiché in un proprio intervento del 2013 sull’argomento, “suggerisce di dare spazio alla scelta dei coniugi in ordine al luogo più appropriato per celebrare l’atto costitutivo della loro unione” e se un organo istituzionale di tale livello ritiene che la strada da intraprendere sia questa, non possiamo che sentirci dalla parte giusta, dalla parte – conclude Tonini – di quanti si impegnano e lavorano per il proprio territorio, nel rispetto della legalità».