CAPALBIO – «Emilio, a diciassette anni ha lasciato la passione del gioco del pallone». Inizia così il ricordo di Emilio Capitani, l’uomo di 51 anni morto ieri in un incidente d’auto sulla Senese, che ne fa il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori.
«Ha lavorato in campagna nel podere del babbo coltivando un vigneto e rinnovandolo come un giardino circondato da ulivi, come facilmente si constata volgendo lo sguardo a destra percorrendo la provinciale Aurelia-Capalbio all’altezza del bivio di Carige Alta – prosegue Bellumori -. La passione per i motori e la sua moto Ducati, di carattere riservato, di poche parole ma grande lavoratore, è stato per un periodo volontario nell’associazione di protezione civile e volontariato ambientale La Racchetta sezione di Capalbio che svolge un servizio prezioso per tutto il territorio comunale e limitrofo».
«Dopo diversi anni da sindaco in un paese di poco più di 4 mila anime, si pensa ormai di avere l’esperienza per poter affrontare le difficili situazioni di distacco dovute ad eventi non ponderabili e accidentali – prosegue Bellumori -. Però quando uno dei nostri se ne va così, ti rendi conto che è un pezzo che manca e che la Comunità tutta ne avverte l’assenza, ha un sussulto. In questo momento di profondo dolore, un caro abbraccio alla sua famiglia: alla mamma Mirella, a babbo Manlio, alla sorella Manuela ed ai fratelli Giovanni e Giuliano. Un dramma che è un dolore immenso per la famiglia e l’intera Comunità. Oltre al cordoglio dell’Amministrazione comunale tutta e quello mio personale, ecco quindi doveroso rappresentare alla famiglia Capitani, la vicinanza e la solidarietà dell’intera cittadinanza di Capalbio».